Papà Zaccagni in tv con Mattia dopo il derby

Siparietto al termine di Lazio-Roma, decisa dal giocatore bellariese: "Mi ha dedicato il gol, è il più bel regalo che potesse farmi"

Papà Zaccagni in tv con Mattia dopo il derby

Papà Zaccagni in tv con Mattia dopo il derby

di Mario Gradara

"È la festa del papà, il gol lo dedico al mio". "È il più bel regalo che Mattia potesse farmi". Lo scambio di battute ai microfoni di Dazn domenica tra Mattia Zaccagni e suo babbo Fabio è andato in scena nell’intervista ’doppia’ dopo il fischio finale del derby all’Olimpico: vittoria della Lazio con rete dell’attaccante bellariese. "Questo gol – dice ai microfoni Mattia – lo dedico a lui e a tutta la mia famiglia, che mi è stata vicina in questi giorni. Oltre che ai nostri tifosi. In settimana papà mi aveva visto nervoso e mi aveva detto di rimanere tranquillo".

Com’è nata quella singolare intervista?

"Ho avuto la fortuna di saltare qualche steward e entrare in campo – spiega Fabio Zaccagni – sulla scia dell’entusiasmo per la vittoria. Mattia mi ha visto, ci siamo abbracciati. Quelli di Dazn hanno colto l’attimo, visto che era la festa del papà. Tutto molto spontaneo".

Chi c’era con lei in tribuna?

"Mia moglie Chiara, nostra figlia Francesca con suo marito Vittorio (Parigini, giocatore del Como, ndr) e amici di famiglia".

Segue sempre le partite di suo figlio?

"Per quanto possibile sì, sia all’Olimpico che in trasferta".

Lei è stato un buon attaccante di Bellaria, Cesenatico, Forlì: gli dà qualche consiglio?

"Io giocavo sulla destra, lui a sinistra – scherza Zaccagni padre –. Ci sentiamo tutte le settimane, ci confrontiamo. Lui si aspetta i giudizi miei sulla partita precedente. E valutazioni su quella successiva".

Mattia segue le sue indicazioni?

"Qualche consiglio cerco di darglielo, ma non mi sbilancio troppo. Ormai ha molta consapevolezza, ascolta ma alla fine decide lui. E poi tra staff e mister ha ottimi riscontri".

Suo figlio ha ancora margini di miglioramento?

"Lui è sempre migliorato nel tempo, e ha fatto gli step giusti, nelle varie categorie dove ha giocato. Qualche margine penso ce l’abbia, più che altro sulla finalizzazione".

Insomma, può fare più gol...

"Esattamente. Anche se quest’anno ne ha già fatti 9, insieme a Ciro Immobile il giocatore italiano che ha segnato di più. E ha fatto anche 7 assist".

Qual è stato per lei il momento più bello, l’esordio in Nazionale di Mattia?

"Sì, ma anche tutti gli step precedenti: gli esordi nel Bellaria, quellli in C, poi in B e in serie A. Tutte tappe importanti. Nelle quali la famiglia gli è sempre stata vicina".

Quando Mattia giocava nelle giovanili del Bellaria pensava di vederlo a questi livelli?

"Giocare in A è il sogno di ogni bambino. Era anche il suo. E ovviamente anche il mio. Ma arrivare alla serie A e alla Nazionale è difficilissimo. Lui è stato bravo. Ha qualità tecniche e fisiche, ma è stato anche bravo mentalmente. Se non hai la testa sulle spalle è dura".

Mattia il 16 novembre è diventato padre del piccolo Thiago, lei adesso fa anche il nonno...

"Sì. Mia figlia Francesca ha dato alla luce Ludovica. Lei e Thiago sono nati a pochissimi giorni di distanza. È stata una settimana intensa".