MANUEL SPADAZZI
Cronaca

Parco giochi a pagamento, bufera in spiaggia: "L’accesso? Solo ai clienti"

Il caso al bagno 62 di Rimini, dove una mamma voleva portare i figli a divertirsi. Vanni: "È così da anni, chiediamo ai genitori di prendere almeno il lettino"

Mauro Vanni, titolare del bagno 62 e presidente della cooperativa dei bagnini di Rimini sud (foto Migliorini)

Mauro Vanni, titolare del bagno 62 e presidente della cooperativa dei bagnini di Rimini sud (foto Migliorini)

Rimini, 6 maggio 2024 – Sulla spiaggia di Rimini, in questi anni, ne abbiamo viste di tutti i colori. Bagnini che facevano pagare l’acqua delle fontanelle o la doccia a chi non era un loro cliente. E due giorni fa una mamma ha discusso con Mauro Vanni, titolare del bagno 62 nonché presidente della cooperativa bagnini di Rimini sud e dei balneari di Confartigianato, quando si è sentita chiedere soldi per permettere ai figli (suoi e di alcune amiche) di poter entrare nel parco giochi della spiaggia.

Un episodio che ha rinfocolato le polemiche sui servizi che i bagnini fanno pagare, oltre a lettini e ombrelloni. Ma Vanni, chiamato in causa, non ci sta. "È vero che abbiamo discusso, ma è finita subito lì – spiega lui – La situazione è molto semplice. Noi abbiamo in spiaggia un grande parco giochi, di circa 300 metri quadrati, in cui ci sono gonfiabili e altre attrazioni. In autunno e in inverno l’accesso è completamente libero e gratuito, per tutti. Ma quando lo stabilimento è aperto (il 62 ha inaugurato la stagione da pochi giorni) l’ingresso al parco giochi è riservato ai figli dei clienti. C’è anche un cartello che lo indica chiaramente. È così da molti anni...". Una scelta che forse a qualcuno potrà sembrare impopolare o addirittura sbagliata, ma per Vanni è assolutamente fondata. "Lo facciamo per evitare la ressa nel parco e anche per una questione di sicurezza. Per questo chiediamo semplicemente, a tutti i genitori che vogliono portare i loro figli nel nostro parco giochi, di prendere anche il lettino. In pratica, chiediamo loro di essere clienti della spiaggia per poter usufruire anche del parco giochi".

Una ‘regola’ che non è andata affatto giù alla mamma che, un paio di giorni fa, si è recata al bagno 62 con alcune amiche e i rispettivi figli. Quando si è sentita chiedere 6 euro per il lettino, per consentire ai bimbi di giocare nel parco, prima ha chiesto spiegazioni e poi ha deciso di andarsene. Non è stata la prima a reagire così e non sarà l’ultima. Ma per Vanni il caso è già chiuso: "Non credo affatto che la nostra decisione sia un’eccezione a Rimini. Qui non si sta parlando dell’accesso in spiaggia, ma semplicemente di usufruire di un servizio extra". Un servizio, ripete Vanni, "assolutamente gratuito durante gli altri mesi dell’anno, quando lo stabilimento è chiuso. Noi ci crediamo davvero al mare d’inverno. Proprio per questo lasciamo tutte le attrezzature a disposizione anche in autunno e in inverno".