Polverine per guarire dal virus: il mago del covid alla sbarra a Rimini

Rinviato a giudizio Orfeo Bindi, il sedicente omeopata che prometteva di debellare il Coronavirus con preparati a base di zenzero e cannella

Orfeo Bindi, il sedicente mago che curava il covid con le polverine

Orfeo Bindi, il sedicente mago che curava il covid con le polverine

Rimini, 18 gennaio 2023 - Polverine magiche per combattere il Covid. Era questa la ‘ricetta’ di Orfeo Bindi, il sedicente medico omeopata, fitoterapeuta, chimico e biochimico (il quale, dal canto suo, si è sempre definito "uno studioso di agricoltura biodinamica") che nel 2021 era stato smascherato dall’inviato di Striscia La Notizia , Max Laudadio, nella sua casa ai Padulli. Al termine dell’udienza preliminare svoltasi questa mattina, il gup del tribunale di Rimini Vinicio Cantarini ha disposto il rinvio a giudizio nei confronti del 67enne. Il 5 giugno prossimo si aprirà il processo nel quale dovrà rispondere delle ipotesi di reato di truffa pluriaggravata ed esercizio abusivo della professione medica.

Bindi, stando alla ricostruzione fatta dai militari della Guardia di Finanza (coordinati dal sostituto procuratore Davide Ercolani), prometteva ai suoi ‘seguaci’ (una trentina sarebbero i casi accertati dagli inquirenti, anche se nessuno per il momento si è costituito parte civile), disposti a sborsare centinaia di euro per rimedi strampalati, facili soluzioni contro il virus, ma senza "gli effetti collaterali" del vaccino. Un virus che, d’altra parte, per lui altro non era che una semplice "infezione". "Ho trovato l’antidoto" aveva confidato agli attori di ‘Striscia’. Quell’antidoto di fatto consisteva in un mix di erbe, polveri e spezie (tra i prodotti sequestrati c’erano zenzero, cannella e cardo). Il tutto ad un prezzo modico: "Fanno 110 euro per il materiale, per la consulenza fate voi, è a offerta libera". Una polverina miracolosa, che il finto omeopata consigliava a chi soffriva di gastrite o di altri problemi di salute, lui che si vantava di aver curato "capi di Stato e ministri" e di avere "varie lauree".

La procura, per sicurezza, ha deciso di farla analizzare da un laboratorio. "I composti possiedono proprietà che impongono sempre un loro uso controllato, soprattutto in relazione alle dosi: l’assunzione per via orale può comportare rischi legati a reazioni allergiche o alla tossicità degli olii essenziali – si legge nella perizia –. La tossicità degli olii essenziali dipende dalla quantità assunta". "Conosco delle persone a cui è stato diagnosticato il Coronavirus – affermava Bindi nei filmati ripresi dalle microtelecamere di Striscia la Notizia e consegnati agli inquirenti – Io, con le mie polverine... tre, quattro, cinque giorni al massimo, e quelli risultano negativi". Inoltre sconsigliava ai suoi ‘pazienti’ di ricorrere al vaccino ("conosco tutti i componenti, a voi non li dicono, ma io li so") e considerava dannosa la mascherina. Il 67enne è difeso dall’avvocato Antonio Giacomini. Con gli inquirenti, si è sempre giustificato spiegando che quelle erbe – legali e acquistate da canali ufficiali - erano solamente per uso personale e di non aver mai fatto nulla per promuoverle o venderle a terzi: se qualcuno si rivolgeva a lui chiedendo consigli, si limitava a cederle a prezzo di costo. "Io preparo solo delle erbe, perché sono anni che studio come miscelarle, è una mia dote".