Rimini capitale della cultura: due donne manager alla direzione

L’ingegnere Francesca Bertoglio e la progettista Cristina Carlini avranno il compito di elaborare la proposta di candidatura.

Rimini capitale della cultura:  due donne manager alla direzione

Rimini capitale della cultura: due donne manager alla direzione

Si chiamano Francesca Bertoglio e Cristina Carlini. La prima è ingegnere gestionale e manager culturale, la seconda progettista e curatrice di eventi nel settore culturale. Sono loro le due menti creative che avranno il compito di coordinare, gestire ed elaborare la candidatura di Rimini a capitale della cultura italiana nel 2026. La procedura selettiva avviata da Palazzo Garampi si è chiusa nei giorni scorsi con l’individuazione delle figure a cui affidare la direzione artistica del progetto. La commissione giudicatrice ha vagliato attentamente 125 domande arrivate da ogni parte d’Italia, compiendo infine una scelta sulla base del curriculum, dell’esperienza professionale maturata, dei progetti ideati e realizzati e sulla base della lettera motivazionale richiesta al momento della selezione. Con l’affidamento della direzione artistica entra dunque nel vivo il lavoro di stesura del dossier della candidatura di Rimini: il documento dovrà condensare il progetto culturale, gli obiettivi, la governance e anche la sostenibilità economica del programma.

Bertoglio, bresciana, 48 anni, lavora già come project manager per "Bergamo Brescia Capitale italiana della cultura 2023", coordinando la cabina di regia prima per il progetto e oggi per la sua attuazione. E’ stata inoltre project manager per "Mantova Capitale Italiana della Cultura 2016" per il Comune di Mantova, dove ha anche partecipato a "Periferie Mantova Hub", un vasto progetto di rigenerazione urbana per il quale ha coordinato le azioni legate al "patrimonio immateriale", e cultural heritage. E’ stata sovrintendente con funzioni di direttrice generale e direttrice artistica per la fondazione Teatro Fraschini di Pavia.

Carlini, 39 anni, di Ascoli, ha seguito per il Comune di Ascoli Piceno sia progetti di rigenerazione culturali post sisma del 2016, sia la "Candidatura a Capitale della Cultura 2024". E’ specializzata in cooperazione internazionale, progettazione europea ed extraeuropea, competenze che l’hanno portata ad essere project manager dell’evento IETM Bergamo 2015, responsabile di area per Marche Teatro, membro dell’advisory board della Rete internazionale per le arti performative contemporanee.

"ll nostro gruppo di lavoro va quindi ad ampliarsi accogliendo due professioniste di comprovata competenza ed esperienza, capaci di avere uno sguardo internazionale e che si sono approcciate a questa sfida con grande entusiasmo – sottolinea il sindaco Jamil Sadegholvaad – Abbiamo quindi nuove preziose risorse da investire in questo percorso che oggi entra nella fase decisiva".