Rissa furibonda sulla spiaggia Gli stacca a morsi il dito e lo mangia

Lo scontro interrotto dal provvidenziale intervento delle guardie giurate che pattugliano l’arenile . Tre giovani arrestati dalla Polizia: tra loro l’aggressore e il ferito, finito in carcere dopo le cure in ospedale

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di Lorenzo Muccioli

Ha staccato a morsi una falange della mano destra del suo avversario e l’ha ingoiata. Descritta in questo modo potrebbe essere scambiata per una scena di un film dell’orrore. E invece è solo il brutale epilogo della rissa, senza esclusione di colpi, avvenuta tra quattro giovani stranieri e andata in scena l’altra notte sulla spiaggia di Rimini, interrotta solo grazie all’intervento di due guardie giurate in quad e degli agenti della Polizia di Stato. Ad azzannare la mano del rivale, stando alle prime ricostruzioni, sarebbe stato un nigeriano di 26 anni. A finire in manette, insieme a lui, anche due ragazzi albanesi, incluso quello (pure lui 26enne) che si è ritrovato con il dito mozzato, accompagnato prima in Pronto soccorso per essere medicato. Le ipotesi di reato, per il momento, vanno dalla rissa aggravata alle lesioni personali aggravate.

Tutti e tre da ieri si trovano in carcere, in attesa dell’udienza di convalida che si terrà questa mattina. Gli agenti della Questura sono al lavoro per ricostruire con precisione la dinamica, che appare ancora molto confusa, e soprattutto per identificare il quarto straniero, anche lui di origine africana, fuggito dalla spiaggia prima dell’arrivo delle forze dell’ordine.

Tutto comincia verso le 2.50 della notte. Due guardie giurate dell’istituto privato Vigilar di Fano stanno pattugliando l’arenile a bordo dei quad. Sono partite dalla ruota panoramica e procedono verso sud lungo la battigia. A un tratto, arrivate all’altezza del bagno 70, la loro attenzione viene attirata da qualcosa. Sentono delle urla e, in un gran polverone di sabbia, vedono quattro figure che se le stanno dando di santa ragione. Da una parte ci sono due albanesi, dall’altra una coppia di africani. E’ una rissa feroce, selvaggia. Volano calci, pugni. Qualcuno brandisce anche dei paletti di legno trovati sulla spiaggia. I ‘vigilantes’ non perdono tempo. Parcheggiano il quad e si avvicinano al quartetto, non prima però di aver allertato la sala operativa della Questura, che manda sul posto le Volanti.

Alla vista delle guardie giurate, uno degli africani se la dà subito a gambe, mentre gli altri continuano imperterriti a picchiarsi. Il nigeriano e uno dei due albanesi vengono così immobilizzati. Quest’ultimo ha la maglia coperta di sangue ed è fuori di sé dal dolore. I dipendenti della Vigilar notano che ha una brutta ferita alla mano destra e che gli manca una falange. "E’ stato lui – grida, alludendo al nigeriano – me l’ha staccata a morsi e se l’è mangiata". I poliziotti, intanto, rintracciano anche l’altro albanese, che sta cercando di fuggire sul lungomare. Mentre il ferito viene portato in pronto soccorso, per il suo connazionale e il nigeriano scattano le manette. In Questura, diranno che dietro la brutale scazzottata c’era solo una "questione di donne". Una versione però che non convince pienamente gli inquirenti. Intanto proseguono le ricerche del fuggiasco: al momento sembra aver fatto perdere le sue tracce.