REDAZIONE RIMINI

Scritte e insulti nella sede di FdI. E’ il quarto assalto in un mese

Croce anarchica sulla vetrata e riferimenti alle leggi razziali. Il coordinatore Paolini denuncia. "Presi di mira perché nel giusto".

Scritte e insulti nella sede di FdI. E’ il quarto assalto in un mese

Ancora scritte, ancora insulti e denunce ai carabinieri. La sede di Fratelli d’Italia in Paese continua a essere bersagliata da atti vandalici. Ne avevamo raccontato gli ‘attacchi’ subiti alcune settimane fa. Nell’arco di una decina di giorni la sede era stata bersaglio di tre distinte azioni. Prima le scritte, poi un lancio di sassi e ancora scritte sul simbolo e sulla vetrina. Poi è arrivato un periodo più tranquillo, senza problemi, fino alla notte tra lunedì e martedì. Gli iscritti a FdI sono rimasti in sede per svolgere le proprie attività politiche fino alle 19 di lunedì. Ieri il coordinatore Stefano Paolini è tornato alle 10 del mattino e si è ritrovato insulti e attacchi, con tanto di croce anarchica sulla vetrata, lasciati con un pennarello in cui si ricordano le leggi razziali ed anche piazzale Loreto associato al nome della premier, Giorgia Meloni.

"Anche questa volta abbiamo presentato denuncia a carabinieri - spiega il coordinatore -. Ci sono filmati delle telecamere da visionare ed è possibile che si veda chi ha commesso il fatto. Le forze dell’ordine stanno indagando. Noi, intanto, andiamo avanti. Se veniamo presi di mira tanto spesso evidentemente è perché siamo sulla strada giusta con le proposte politiche che seguiamo". La caccia al responsabile continua, per non fare diventare la vetrata con il simbolo di Fratelli d’Italia, una lavagna di insulti.

a.ol.