MARIO GRADARA
Cronaca

Sfogarsi è un business. Mazze e martelli in camera: "Si può spaccare tutto per allontanare lo stress"

L’idea di Fabio Siva, al timone dello Stupido Hotel: nella struttura nasceranno vere e proprie stanze della rabbia e i video dei clienti verranno pubblicati sul web.

Fabio Siva guida lo Stupido Hotel a Miramare

Fabio Siva guida lo Stupido Hotel a Miramare

Pernottamento, colazione, mazze e martelli. È l’insolito pacchetto turistico che lo Stupido Hotel di viale Pomezia, a Miramare, propone ai clienti per l’estate. A partire dal 15 giugno, fino a metà settembre, le quattordici camere della struttura ricettiva gestita dal vulcanico Fabio Siva, già teatro di vari reality show, si trasformeranno in "no stress room, dove rompere tutto è terapeutico". Il meccanismo è quello delle cosiddette ’rage room’, le stanze della rabbia, già diffuse a Milano e non solo. Spazi dove al cliente vengono dati mazza da baseball o barra di ferro, coi quali sfogare tutto il nervosismo della giornata lavorativa.

A spiegare il meccanismo del nuovo reality riminese è lo stesso imprenditore: "La premessa è semplice, ma rivoluzionaria: entrare in una vera stanza d’hotel e rompere tutto (tranne i muri ovviamente), dal letto all’armadio, dai piatti al televisore alle bottiglie. Il tutto muniti di casco, mazza da demolizione e un’ottima motivazione per farlo.

Perché qui non si gioca: si libera rabbia, si abbattono tensioni, si distruggono simboli del quotidiano per ritrovare un po’ di pace interiore". Insomma, si entusiasma Siva, "è una rage room, ma con una storia dietro: non si rompe per gioco, si rompe per guarire". Ad andare in mille pezzi non saranno gli arredi propri delle camere, ma "oggetti che installerò io ogni giorno, vecchi televisori – ne ho comprati 40 da un albergo vicino – stampanti, bottiglie, bicchieri, soprammobili". "E se possiamo farlo davanti a un pubblico, tanto meglio: forse qualcuno a casa si sentirà meno solo". Un reality – che sarà visibile su youtube Sivashow – tra sfogo e spettacolo.

"Ci sarà anche un premio – assicura l’albergatore –, un gettone da 5.000 euro ben nascosto nell’intera struttura, oppure tra le cose che i clienti dovranno rompere. Ma trovarlo non sarà facile". Dietro i vetri rotti e i mobili distrutti, si nasconde un obiettivo più ampio: "Ridare dignità allo sfogo, in un’epoca che ci vuole sempre positivi, produttivi, connessi. Il format lancia un messaggio forte: sfogarsi è umano. E fa bene. Il successo che stanno ottenendo le no stress room già realizzate a livello nazionale e internazionale sta anche nel linguaggio visivo: dinamico, crudo, reale". Una sola regola: si demolisce dalle 18 alle 19. Orario fisso, da buon albergo romagnolo.