"Siamo una piccola famiglia, ma facciamo cose straordinarie"

Il ricordo degli educatori di Centro 21 per gli amici persi nella tragedia di San Donà di Piave "Ora abbiamo sette motivi in più per farle con ancora più forza. Vi amiamo. Punto"

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"Siamo una piccola famiglia che fa grandi cose. E ora abbiamo sette motivi in più per farle, con ancora più forza. Vi amiamo. Punto". La voce rotta dalla commozione, e la volontà di andare avanti seguendo la strada di chi oggi non c’è più. E’ la voce degli educatori di Centro 21 a toccare le migliaia di persone che si sono raccolte allo stadio Italo Nicoletti, e tutti quelli che hanno assistito in tv al funerale. Un momento per ricordare i ragazzi, Massimo e Romina, raccontati da chi li vedeva ogni giorno. Sono ricordi intimi, aneddoti, attimi che gli educatori hanno voluto aprire alla città per mostrare quanto tutti abbiamo perso in quello schianto sulla A4. Il primo è "Alfi. Qua oggi sono tutti belli, eleganti e profumati come sarebbe piaciuto a te con ‘bacine e bacine’. Sarai sempre con noi, alla grandissima". E c’è "Rossi (Rossella). Butta un occhio al tuo Alfredone. Non te la prendere se ci vedi un po’ secchi, ma sono giorni un po’ difficili. Continua a mettere i tuoi bellissimi smalti perché sei carina". Maria Aluigi era un vulcano. "Cara Mary, che tinta hai scelto per i tuoi capelli? Funziona il computer? Lassù sanno ballare o sono dei tronchi come noi? Ricordati che l’unica ballerina professionista sei tu, per noi rimarrai sempre Pazzeska". Francesca era inesauribile: "Hai già sparso le tue cose in giro e ‘invornito’ tutti con i tuoi gossip? Si sente la tua risata fin qui. Contagi tutti con la tua energia, lasciane un poco anche a noi". Valentina era un perno per le sue coinquiline. "Tieni in riga le ragazze, sappiamo che possiamo come sempre contare su di te".

Poi ci sono loro, Massimo e Romina. Due pilastri del Centro che grazie a loro ha ampliato le proprie attività offrendo opportunità per i ragazzi e le ragazze. "Max, non sappiamo da dove cominciare. Partiamo dalle cose più sobrie: ti hanno accettato lassù con quei calzini? Ricordati che i ragazzi ti ameranno anche se ogni tanto ti dimentichi di andarli a prendere. Noi invece continueremo a dare a Ettore le stesse tue regole ferree, ovvero nessuna. Pirosky, non potremo mai ringraziarti abbastanza per tutto quello che ci hai dato. Per tutto quello che ci hai insegnato".

Infine Romina instancabile e sempre pronta a pensare qualche nuovo progetto, rinunciando alle serate a cui una giovane ragazza dovrebbe fare il filo, per lavorare per il Centro. "Sappiamo benissimo che non ti stai riposando: il tuo telefono squilla mentre stai mandando una mail facendo pilates, pensando a nuovi progetti, mentre risolvi i nostri problemi. Non sappiamo se tutto quello che abbiamo detto è stato capito da chi è presente oggi" hanno letto dal palco l’educatrice, "siamo sicuri però che tu saresti fiera di queste parole perché questo siamo noi e questa è la tua grande forza. E non avremMo mai voluto che fosse una tragedia a farlo capire al mondo".

Andrea Oliva