Sos Pronto soccorso, in arrivo altri 12 medici

L’Ausl ha avviato il terzo concorso in un anno per reclutare nuovo personale. Francesconi: "Per chi è libero entrata in servizio stimata a metà novembre"

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Una maratona infinita. E l’Ausl Romagna non ha intenzione di fermarsi lungo la strada impervia che porta a tamponare la carenza di personale nei Pronto soccorso anche del nostro territorio. È in quest’ottica che è arrivata la terza procedura concorsuale nell’arco di un anno per l’assunzione a tempo indeterminato di medici da mettere in servizio nei Pronto soccorso dell’Azienda. Una procedura espletata il 14 ottobre scorso e che ora ha portato "ad ammettere in graduatoria altri 12 medici sui 12 posti totali messi a disposizione dal nuovo concorso", come spiega Raffaella Francesconi, direttrice del programma di EmergenzaUrgenza dell’Ausl Romagna. "Martedì sono iniziate le pratiche procedurali per determinare se tutti i 12 medici ammessi in graduatoria risponderanno alla richiesta e una volta consolidata la disponibilità di risorse umane, procederemo alle destinazioni nei Pronto soccorso del territorio tenendo conto anche delle preferenze espresse".

Per l’effettiva entrata in servizio delle nuove risorse invece Rimini dovrà attendere ancora un po’. "Dipende infatti da se questi medici si trovino in servizio attualmente in altri territorio oppure se siano liberi. In quest’ultimo caso – scandisce la direttrice Francesconi – saremmo in grado di farli entrare in servizio già per la metà di novembre". Un’ulteriore boccata di ossigeno per il personale schierato nella prima linea dei Pronto soccorso, dopo l’infornata di cinque medici arrivata sul filo di lana dell’estate. "Tre concorsi di assunzione in un anno non sono poca cosa – sottolinea ancora Raffaella Francesconi – si tratta di uno sforzo enorme, con tempi tecnici e burocratici accelerati non senza fatica dall’Ausl Romagna, sebbene il nodo del reclutamento continua ad esistere e persistere anche sul territorio di nostra competenza".

Ecco perché oltre alle risorse, a giocare un ruolo fondamentale nella battaglia in cui in palio c’è il buon funzionamento dell’assistenza sanitaria, in primis per gli utenti stessi, è anche l’istituzione di percorsi in Pronto soccorso dei pazienti a più bassa complessità e criticità. In tal senso, anche in considerazione delle linee regionali che sollecitavano le Ausl a istutire un ambulatorio a bassa complessità nei Pronto soccorso maggiori, come ad esempio quello dell’ospedale Infermi, Rimini si cala nel ruolo del capofila. "È dal 2011 che all’interno dell’ospedale Infermi è attivo un ambulatorio a bassa complessità deputato a gestire i codici bianchi e verdi, con una sala di attesa dedicata e un’attività sette giorni su sette dalle 8 alle 20", informa la direttrice del programma EmergenzaUrgenza. Si tratta di uno spazio interno all’Infermi dove "un totale di 8 medici con contratto di continuità assistenziale, più un infermiere e un operatore socio sanitario, prendono in carico i pazienti con criticità più lievi in modo da distinguere efficacemente le prese in carico degli accessi. Questo ’presidio’ in media gestisce il 15% del totale dei codici a minor complessità", chiosa Francesconi.

Francesco Zuppiroli