Sprint sui vaccini: in arrivo 65mila nuove dosi

La campagna accelera nel Riminese grazie alle forniture previste questo mese. Johnson & Johnson somministrato anche agli over 65

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Tremila e più dosi somministrate al giorno. La campagna vaccinale a Rimini sta proseguendo a ritmi serrati, e il mese di maggio sarà quello con il record di somministrazioni. Anche perché (finalmente) le forniture stanno arrivando puntuali e in quantitativi importanti. Nella nostra provincia, tra quelle già consegnate e quelle in arrivo (la prossima fornitura è attesa questo giovedì) saranno a disposizione circa 65mila nuove dosi questo mese. L’ultima consegna è stata effettuata l’altro ieri: sono arrivate al magazzino centrale di Pievesestina a Cesena (da dove vengono poi smistate) altre 42mila dosi di vaccino per tutta la Romagna: 34.400 di AstraZeneca, 4.700 di Moderna e 2.900 di Johnson & Johnson. A maggio le nuovi dosi a disposizione per la Romagna saranno 210mila così suddivise: 155.610 di Pfizer, altre 11.300 di Moderna, 40.000 di Astrazeneca e le 2.900 (già arrivate domenica) di Johnson & Johnson.

Per quanto riguarda quest’ultimo, il quarto vaccino a disposizione per la campagna, l’Ausl in un primo tempo aveva deciso di utilizzare le dosi disponibili per le vaccinazioni a domicilio, agli anziani gravemente malati o disabili. Ma i nuovi ritardi accumulati nelle forniture di AstraZeneca hanno costretto l’azienda sanitaria a rivedere il piano. Ecco perché tra gli over 65 e over 70 andati a vaccinarsi negli ultimi giorni, alla Fiera di Rimini e nelle altre sedi vaccinali, ad alcuni è stato inoculato l’antidoto della Johnson & Johnson, che non ha bisogno di richiami (basta infatti una sola dose).

Alla Fiera di Rimini, la principale sede vaccinale in provincia, si viaggia a una media di 1.400 o anche 1.500 dosi al giorno, dopo il record toccato il 29 aprile, con ben 1.600 dosi somministrate in un solo giorno. Un primato che è stato quasi eguagliato domenica scorsa. Il 2 maggio alla Fiera sono state inoculate 1.567 dosi.

Purtroppo, ancora una volta, file e disagi non sono mancati nella sede allestita nel quartiere fieristico. "I miei genitori avevano l’appuntamento per le 13 e 20 – racconta Daniela – Ci siamo presentati in Fiera intorno alle 13, e siamo usciti solo tre ore dopo". E’ andata peggio venerdì scorso, con attese anche di quattro ore, a causa delle defezioni improvvise di alcuni sanitari in turno. Stavolta a provocare le code non sono stati i problemi del personale in servizio, ma alcune sovrapposizioni di appuntamenti. Si è creato così l’effetto tappo, già visto in altre occasioni. Nonostante questo, i sanitari in turno sono riusciti poi a recuperare e vaccinare tutti i prenotati della giornata.

Manuel Spadazzi