Aggressione Rimini, gestore di autolavaggio preso a calci e pugni: video choc

Daniele Cicchetti, titolare di un autolavaggio, commenta l’aggressione di cui è rimasto vittima: "Ubriachi e violenti, mi hanno preso a pugni. Rimini non si merita delle persone così". Denunciati due giovani albanesi

Rimini, 29 giugno 2022 - "Rimini è una città troppo bella, non si merita delle persone del genere". E’ fuori di sé dalla rabbia Daniele Cicchetti, titolare insieme al fratello Enzo e al nipote Luca dell’autolavaggio Car Wash Center. Da una quindicina di giorni a questa parte l’attività di via Varisco è stata presa di mira da una coppia di giovani albanesi. "Degli attaccabrighe – li definisce Cicchetti – spesso ubriachi, che vengono qui a fare i prepotenti, ad alzare la voce, a combinare dispetti, rendendoci la vita impossibile". Lunedì scorso, verso le 16.45, la situazione è degenerata: Daniele è stato preso a pugni in faccia ed è finito in pronto soccorso. Se l’è cavata con sette giorni di prognosi. Già partita la denuncia alla Polizia di Stato, accompagnata dai filmati delle telecamere di videosorveglianza che hanno ripreso l’agguato. I presunti autori dell’aggressione, che il titolare dell’autolavaggio descrive come "giovani sui 25-30 anni", sono "vecchie conoscenze delle forze dell’ordine".

Daniele Cicchetti, titolare dell’autolavaggio Car Wash Center
Daniele Cicchetti, titolare dell’autolavaggio Car Wash Center

"E’ cominciato tutto circa 15 giorni fa – racconta Cicchetti, che con la sua famiglia ha gestito per quasi quarant’anni anche l’autolavaggio di via Portofino –. Non so dire il motivo, ma a un certo punto quei due giovani, che non avevamo mai visto prima, hanno iniziato a prenderci di mira, a volte singolarmente, altre volte in coppia. I residenti ci hanno raccontato di averli già visti in giro insieme ad altri connazionali: fanno parte di una comitiva che ha già creato dei problemi nella zona. All’inizio si limitavano a ciondolare nel piazzale dell’autolavaggio, chiaramente ubriachi. Poi sono diventati sempre più aggressivi. Se gli chiedevamo di andarsene, rispondevano alzando la voce, coprendoci di insulti". Lunedì scorso, però, ecco la goccia che fa traboccare il vaso. Si sono presentati qui, sempre loro due, per lavare la macchina". "A un certo punto uno di loro, quello con addosso la maglia nera, ha puntato la lancia ad alta pressione contro mio fratello Enzo, facendo partire un getto che lo ha investito in pieno – prosegue Daniele Cicchetti –. Mio fratello, che anni si è operato all’anca e porta una protesi, si è avvicinato al ragazzo con l’intento di rimproverarlo, ma è stato spintonato dal suo compare, che indossava una maglia bianca. Mio nipote Luca si è messo in mezzo, nel tentativo di dividerli. Gli animi a quel punto si stavano scaldando. Sono arrivato io e ho chiesto ai ragazzi di andarsene. Abbiamo discusso, e a un certo punto uno di loro mi ha tirato dei cazzotti, almeno tre. Ha anche provato a mettermi le mani al collo per buttarmi a terra, ma sono riuscito a difendermi".

Alla fine, nel caos generale, i due giovani sono riusciti ad allontanarsi, facendo perdere le loro tracce. Cicchetti, dal canto suo, non ha potuto far altro che chiamare l’ambulanza per farsi accompagnare in pronto soccorso. Ci auguriamo che la Polizia possa individuare rapidamente queste persone: Rimini è la città che amiamo e vorremmo che tutti potessero sentirsi al sicuro. Le forze dell’ordine, da questo punto di vista, fanno un lavoro davvero egregio, e a loro va il nostro ringraziamento. Amo Rimini, che è la mia città, e penso che sia dovere di ogni cittadino denunciare simili episodi".