NIVES CONCOLINO
Cronaca

Come in ‘Ufficiale e gentiluomo’ vestito da Richard Gere va a prendere la moglie in ospedale

La storia di Mauro e Glenda. Lui è andato a Riccione a prenderla dopo le dimissioni. "Lei si è commossa. In effetti ci siamo emozionati entrambi e ci siamo abbracciati"

Vestito da Richard Gere in 'Ufficiale e gentiluomo' va a prendere la moglie Glenda all'uscita dall'ospedale

Vestito da Richard Gere in 'Ufficiale e gentiluomo' va a prendere la moglie Glenda all'uscita dall'ospedale

Rimini, 18 febbraio 2024 – Vestito come Richard Gere nel film "Ufficiale e gentiluomo" è andato a prendere la moglie, Glenda Semprucci, dimessa dall’ospedale Ceccarini di Riccione, dopo una difficile degenza. Così Mauro Forbicini, deejay Maurino, l’altro pomeriggio si è presentato in reparto con un mazzo di rose, accompagnato dalle dolci note di "Up where we belong" di Joe Cocker, colonna sonora del film. Una scena da Oscar, che ha commosso non solo la sua adorata consorte, presa subito in braccio, ma anche altri degenti, medici e infermieri.

Perché si è vestito come il protagonista di«Ufficiale e gentiluomo?

"Perché adoro la scena di Richard Gere nella quale lui entra nella fabbrica, prende in braccio e porta via la sua amata. È una delle più romantiche della storia del cinema, quel personaggio incarna l’amore, la resilienza, il riscatto. E poi è il sogno di noi maschietti vestirci da ufficiale di Marina ed è il sogno di tante donne essere portate via così. Così li ho realizzati entrambi, il mio e quello di Glenda".

Perché era ricoverata?

"Mia moglie ha avuto una forte infiammazione: braccio sinistro e alla schiena. Con febbre iniziale molto alta. E’ stata ricoverata sei giorni. L’ipotesi avanzata è che si sia trattato del probabile morso di un insetto, forse un ragno. Oltretutto il fisico di mia moglie è stato debilitato nei mesi precedenti da cure chemioterapiche per via di un tumore al seno, quindi ancora abbastanza debole".

Ha portato in corsia un’ondata di allegria?

"L’ospedale purtroppo è un luogo che identifichiamo spesso con la sofferenza, quel personaggio ha portato un po’ di luce e positività".

Cos’ha detto sua moglie quando l’ha vista vestito così ?

"È rimasta spiazzata. Si è commossa e ha pianto. In effetti ci siamo emozionati entrambi e ci siamo abbracciati sulle note dell’immancabile e bellissima colonna sonora del film, "Up where we belong" di Joe Cocker. Con me avevo portato infatti una cassa a batteria per diffondere la musica".

Come hanno reagito in ospedale?

"E’ stato bellissimo, un gran scompiglio. Le pratiche di dimissione sono state lunghe, così ho atteso in piedi oltre un’ora con il mio mazzo di rose. Si è intanto sparsa la voce lungo i corridoi. Infermiere, Oss, dottoresse, sono venute tutte a vedermi, hanno scattato selfie e si sono rese complici, cercando di sveltire le dimissioni, accelerate anche dalla direttrice dell’ospedale. Un uomo, mi ha stretto la mano e mi ha detto: complimenti, questo gesto sta rivalutando anche l’immagine di noi maschietti. Insomma è stato tutto molto bello, in un’ora ho racimolato una squadra di supporter".

Ha stupito anche i degenti?

"Nel corridoio del reparto di Medicina d’urgenza mi sono emozionato nel vedere l’espressione di nonne e nonni nei letti. Chi ha potuto si è alzato per guardare la scena. Ho capito che con poco si può fare tanto. Sono partito da casa per fare una bella sorpresa a mia moglie, in realtà tante persone hanno vissuto una giornata migliore per un po’ di romanticismo, pazzia e gentilezza. Sono entrato da solo tra occhi stupiti e sono uscito dal reparto con un’ovazione di applausi e persone felici".