"L’Italia esce dalla Bolkestein". Sfida all’Europa sulle spiagge

Il ministro Centinaio ai bagnini: stop alla direttiva che impone le gare

Gian Marco Centinaio, ministro delle Politiche Agricole (Ansa)

Gian Marco Centinaio, ministro delle Politiche Agricole (Ansa)

Rimini, 11 ottobre 2018 - Il regalo ai bagnini potrebbe arrivare giusto a Natale. Il governo sta lavorando a una nuova legge di riforma delle concessioni balneari. Scopo: non applicare la direttiva europea Bolkestein alle attività balneari, ed evitare così che vengano assegnate con aste pubbliche alla scadenza delle concessioni.

Il provvedimento potrebbe essere pronto già a dicembre, come ha annunciato ieri il ministro all’Agricoltura e al Turismo Gian Marco Centinaio a Rimini, dove ha inaugurato le tre fiere Ttg, Sun e Sia. «L’obiettivo è arrivare entro la fine dell’anno – dice il ministro – a un documento definitivo e condiviso da poter presentare in Europa». Perché «questa è una battaglia di civiltà da fare contro chi non conosce il nostro Paese. Sulle concessioni noi siamo stati chiari fin dall’inizio della campagna elettorale, e poi nel contratto di governo».

Proprio alla vigilia dell’appuntamento alla fiera di Rimini il ministro ha partecipato, martedì, al primo tavolo interministeriale sulla questione delle spiagge. «Abbiamo dato – spiega Centinaio – l’indicazione politica ai nostri tecnici di far uscire le spiagge dalla direttiva Bolkestein». Come? Centinaio ancora non scende nei dettagli. Ma il percorso «ormai è tracciato. Faremo incontri con i tecnici delle associazioni di categoria, in parallelo si svolgeranno le audizioni della commissione Attività produttive e turismo della Camera. Vogliamo coinvolgere tutti, perché questa è una battaglia di civiltà».

Il ministro ammette che sarà «difficilissimo» riuscire a convincere l’Europa. Perché «in Italia purtroppo abbiamo già avuto dei problemi: in passato non abbiamo preso le giuste controindicazioni, la burocrazia ha fatto un po’ da muro e così siamo finiti sotto procedura di infrazione europea. Proprio per questo vogliamo risolvere la questione alla velocità della luce». Servirà una proposta «credibile, concreta, e che soprattutto venga approvata dai tecnici dell’Ue. E la faremo, perché siamo fermamente convinti che per la peculiarità delle nostre spiagge non possa essere applicata la direttiva Bolkestein».

Nella manovra finanziaria è stato previsto anche un incremento dei canoni per le attività di spiaggia. Ma «la linea del governo – precisa il ministro – è dividere la questione canoni da quella delle concessioni. In questo modo arriveremo alla discussione in Europa il più pronti e agguerriti possibile». Da qui l’appello all’opposizione. «Questo non dev’essere solo un percorso della maggioranza, il ministro Centinaio non metterà alcuna bandierina... E’ una battaglia di tutti».

Oggi il ministro incontrerà i rappresentanti delle categorie, insieme ai senatori Gasparri e Mallegni, agli assessori regionali Corsini (Emilia Romagna) e Scajola (Liguria), al sindaco di Rimini Gnassi e ad altri ospiti. Per i balneari sarà l’occasione, così almeno sperano, per affrontare nei dettagli la proposta del governo sulla questione delle spiagge e passare finalmente - come recita il titolo del convegno - «Dalle parole ai fatti».