Ammesse tutte le parti civili nel processo che vede imputata la società Fresenius Kabi. I Comuni di Villadose e Ceregnano, entrambi difesi dall’avvocato Ivan Agnesini, l’azienda che gestisce l’acquedotto comunale Acquevenete, avevano chiesto nell’udienza del 21 aprile scorso di costituirsi parte civile nel procedimento che vede i vertiti dello stabilimento di Villadose, accusati di aver inquinato l’ambiente con degli scarti di produzione ed emissioni nell’aria. Una richiesta ora accolta nell’udienza tenutasi nella giornata di martedì, ammessi anche sette privati cittadini, che hanno scelto di costituirsi. Nel merito di Acquevenete la costituzione è stata ammessa con una limitazione relativa al danneggiamento del depuratore e non per le emissioni maleodoranti nell’aria. Inoltre, è stata modificata l’imputazione di quest’ultimo reato in senso temporale, ovvero, è stato esteso per fatti avvenuti fino al giugno di quest’anno, prima era fino a maggio 2020. Questo a seguito dell’iscrizione di una nuova notizia di reato depositata dall’Arpav, in merito alle segnalazioni dei cittadini che accusavano il persistere di odori nell’aria riscontrando effetti dannosi, quali irritazione agli occhi, alla gola, mal di testa e nausea. Il procedimento processuale di martedì si è concluso con la nuova udienza ed inizio dell’istruttoria per l’8 aprile 2022.
m.t.