Assistenza a fragili e anziani: il Comune non abbassa l’attenzione

Ventisettemila euro per l’assistenza domiciliare, 15mila per i pasti a domicilio.. Investimenti per i bisognosi

Migration

L’assessore ai Servizi sociali, avvocato Valeria Targa, ha tracciato un bilancio delle attività del referato di sua competenza. In merito ai Servizi sociali ha confermato che le somme stanziate nel previsionale 2021 sono state riconfermate in linea con quanto stabilito nell’anno precedente. Per il servizio di fornitura pasti a domicilio preparati dalla cucina della Casa di riposo, la somma finanziata è di 15 mila euro. Per il Servizio di assistenza domiciliare attualmente in appalto alla Coop. Blu di Padova, l’impegno totale è di 27.573 euro. Per i Servizio di sostegno economico alle persone bisognose che consente il pagamento totale o parziale delle utenze domestiche, canoni di locazione, visite mediche, medicinali, l’impegno di spesa è di 18 mila euro, a questo si affianca il fondo solidale per le urgenze di 3 mila euro reso disponibile dalla generosità di Zhermack.

Targa conferma l’attività dell’Ufficio diretto dal dottor Roberto Lupi per i servizi di supporto all’utenza per la predisposizione e la presentazione delle domande per impegnative di cura domiciliare, mediamente si tratta di 130 domande l’anno, per gli assegni di maternità e per i contributi per famiglie numerose per bonus di varia natura, e per la partecipazione a bandi regionali o nazionali per ottenere ulteriori contributi. L’assessore conferma che voce di rilievo per il bilancio comunale è la quota stanziata e corrisposta dal Comune all’Uls 5 e nello specifico per il settore infantile, e per quello della disabilità. Il contributo che è obbligatorio per ogni Comune viene stabilito in base al numero di abitanti, e per Badia Polesine la somma erogata è di 220 mila euro, più eventuali integrazioni successive. Ma, un’altra voce d spesa piuttosto impegnativa di ben 175 mila euro, è quella che il Comune stanzia per le rette degli anziani ricoverati in strutture di accoglienza.

Giovanni Saretto