"Banchi a rotelle, troppo piccoli per starci molte ore"

Gazzieri (dirigente dello Scientifco): "Non li abbiamo chiesti. Non vanno bene". Golinelli: "Sono in laboratorio, in classe sono inservibili"

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ROVIGO

Banchi con le rotelle: troppo piccoli per essere usati per cinque ore. Accade al ‘Primo Levi’ di Badia, dove sono stati spostati dalle aule ai laboratori, dove gli studenti passano meno tempo. C’è spazio infatti solo per un quaderno, senza poter avere penne e libri a portata di mano. Tra gli acquisti fatti dalle scuole in estate, l’ampia dotazione di computer si è rivelata molto utile: diversi studenti, infatti, ne hanno ricevuto uno in comodato per seguire le lezioni in didattica distanza. "All’istituto comprensivo di Fiesso Umbertiano - racconta il dirigente scolastico Amos Golinelli - sono stati acquistati dei banchi con le rotelle, ma non vengono utilizzati per le attività didattiche quotidiane. Li avevamo chiesti per ottimizzare gli spazi all’interno delle aule, ma quando sono arrivati ci siamo resi conto che sono troppo piccoli. La seduta è normale, ma lo spazio per scrivere è una tavoletta: vanno bene per un’ora, non certo per tutta la mattinata. Ci sta solo un quaderno, senza spazio per libri e cancelleria. Dopo pochi giorni di prova li abbiamo tolti dalle aule e messi in laboratorio per essere usati in modo estemporaneo, ad esempio per vedere un film". Al ‘Primo Levi’ di Badia, dove Golinelli è al suo primo anno da preside, sono invece stati acquistati banchi normali per sostituire quelli che c’erano prima, vecchi ed eccessivamente ingombranti. "Questi nuovi banchi - prosegue Golinelli - sono stati utilizzati dall’inizio dell’anno scolastico al 4 novembre, quando è iniziata la didattica a distanza, e torneranno fruibili con il rientro in presenza. Dal ministero sono arrivati ingenti risorse, con cui abbiamo acquistato computer da dare in comodato d’uso ai ragazzi delle superiori in didattica a distanza. Nel caso chiudessero anche il primo ciclo, avremmo i computer anche per l’istituto comprensivo di Fiesso Umbertiano". "Noi - spiega Cristina Gazzieri, dirigente scolastica del liceo scientifico ‘Paleocapa’ di Rovigo - i banchi con le rotelle non li abbiamo chiesti, visto che avevamo già una buona dotazione di banchi singoli. Qui da noi a settembre si sono soprattutto riorganizzati gli spazi con i distanziamenti tra i vari banchi, predisponendo i due intervalli e i vari percorsi per gli spostamenti all’interno dell’edificio, oltre a tutte le altre misure igieniche. Di strumentazioni ne sono state acquistate ma soprattutto per la didattica a distanza: abbiamo infatti tutta una serie di nuovi computer portatili che sono stati dati in parte in comodato d’uso agli studenti in difficoltà e in parte usati dagli insegnanti per le video lezioni in diretta. Sono stati acquistati anche dei sistemi per potenziare la linea internet, sempre per la didattica a distanza, così che gli insegnanti possano trasmettere anche dall’aula. L’unico acquisto fatto per quanto riguarda i banchi è stato quello per l’aula multimediale che funge anche da laboratorio linguistico: lì in effetti sono stati comprati dei banchi modulari che si possono spostare e incastrare tra loro, ma era un acquisto già preventivato prima della pandemia e comunque sono destinati ad attività specifiche".

Giacomo Capovilla