Rovigo, aumentano le bici ma le strade cittadine rimangono di dominio delle auto

A confermarlo uno studio effettuato da Fiab, che conta il passaggio dei mezzi in centro città

I volontari Fiab al lavoro

I volontari Fiab al lavoro

Rovigo, 20 settembre 2022 - Aumentano biciclette e monopattini elettrici, ma non abbastanza da superare la presenza di auto. È quanto emerge dal report di ‘Fiab amici della bicicletta’, in uno studio che conta il passaggio dei mezzi nel centro città, effettuato dai volontari Venerdì 16 settembre in occasione della Settimana Europea della Mobilità. Lo studio è stato effettuato sul Corso del Popolo, nel tratto dall’incrocio con via Laurenti e via Trento, per censire, con un contapassaggi, quanti veicoli circolano su questo incrocio e definire così la ripartizione modale dei trasporti in tale punto centrale della città. Il punto e l’orario di osservazione è lo stesso scelto per gli anni precedenti, e permette quindi un confronto di dati sempre più solido.

Presenza dei mezzi per tipo su strada
Presenza dei mezzi per tipo su strada

Dalle percentuali complessive dei veicoli in passaggio, emerge come la presenza delle biciclette resti costante con un leggero aumento rispetto al 2021 del 2%, mentre si vedono in aumento le presenze dei monopattini (+0,3%), che rappresentano il 3,4% dei mezzi a due ruote. Dimezzate le presenze dei motocicli, probabilmente per via della giornata uggiosa che ne ha contenuto l’uso. Dal lato dei mezzi a quattro ruote si nota una diminuzione delle utilitarie/berline in favore di un costante aumento dei SUV, i quali dal 2020 hanno guadagnato un +8% di presenza sulle strade. Abbastanza stabile la presenza dei furgoni e dei mezzi di trasporto pubblico.

Stabile, nel complesso, il confronto diretto tra i vari veicoli. Il modal split complessivo dei 3 anni si attesta intorno ad un 31% per le bici e un 57% per le auto private. Il dato in se non è negativo, piuttosto è indice di una buona presenza di ciclisti in città, dato più elevato rispetto ai dati nazionali che sono fermi al 3%, ma è anche segno che negli ultimi tre anni le abitudini di mobilità dei rodigini sono cambiate di poco. Ciononostante preme evidenziare come la rete ciclabile cittadina sia cresciuta di circa 4 km negli ultimi tre anni, una crescita importante ma non sufficiente a stimolare un cambio incisivo dello split modale di Rovigo.

A preoccupare, ancora una volta, è l’utilizzo del mezzo privato che, come conferma Fiab, prevede un uso esclusivamente per il trasporto di una sola persona. Ben il 65,5% delle auto, infatti, non trasportava più del solo conducente. Uno spreco di spazio, fonte facile di congestione e, di conseguenza, fonte primaria della carenza di aree di sosta, tralasciando il tema dell’emissione di polveri sottili pro capite. Riguardo la conduzione complessiva dei mezzi è emerso come i mezzi a quattro ruote abbiamo la pessima abitudine di sostare al di fuori degli spazi consentiti, ovvero a margine strada e sui marciapiedi, riducendo così lo spazio alla circolazione dei pedoni e rendendo la carreggiata stretta anche per il passaggio delle bici. Il fenomeno genera una percezione di insicurezza dell’asse stradale per i ciclisti. In proposito, appare evidente come la rimozione dei contestati “cubi” abbia favorito questi comportamenti.

Come diretta conseguenza di un Corso del Popolo a dominio automobilistico, le bici e i monopattini, in diverse occasioni, hanno scelto di circolare al di fuori della sede stradale e quindi sui marciapiedi. Generando così un conflitto con gli utenti titolati per il loro uso ovvero i pedoni. “Fiab non può che respingere tutti questi comportamenti non conformi ed invitare ciclisti e monopattini a circolare sulla strada e di mantenere la destra, condannando il comportamento invadente e prepotente degli ingombranti mezzi motorizzati”- ha comunicato Fiab.