Ersilio Galimberti, pistola e due caricatori sotto il cadavere in pineta

E' stato ammazzato o si è ucciso? Accertamenti in corso

La vittima, Ersilio Gallimberti

La vittima, Ersilio Gallimberti

Adria (Rovigo), 15 novembre 2018 - C’erano una pistola e due caricatori sotto il corpo di Ersilio Gallimberti, il 48enne di Adria, il cui cadavere fu trovato a fine ottobre nella pineta di Casal Borsetti nel ravennate.

Nelle indagini, coordinate dal pm Daniele Barberini e condotte dei carabinieri del Nucleo operativo di Ravenna, sono così entrati anche i colleghi del Ris di Parma che l’altro giorno hanno notificato l’avviso di accertamenti in corso, anche balistici, ai familiari della vittima, che hanno nominato un avvocato di loro fiducia del foro di Rovigo, il quale ha già presentato istanza per avere accesso a tutti gli atti. La pistola rinvenuta era una comune arma da sparo, unitamente a un paio di caricatori. Gli investigatori vogliono capire se fosse un’arma clandestina, utilizzata dall’uomo per togliersi la vita – e a quel punto risalire al canale di provenienza. E, soprattutto, se sia l’arma con cui si è ammazzato o quella che avrebbe voluto utilizzare per difendersi dal suo assassino.

Il fatto che sia stata trovata proprio sotto il corpo, potrebbe però essere anche un segnale, legato al mondo della malavita, lasciato dal presunto assassino. Ma gli accertamenti balistici toglieranno ogni dubbio.

Gallimberti, imprenditore molto noto ad Adria, era spesso all’estero per lavoro, principalmente in Polonia, e in questo speravano i suoi familiari dal giorno della sua scomparsa risalente al 23 settembre scorso. Giovedì 18 ottobre fu trovato senza vita in una radura della pineta di Casal Borsetti, non distante dal fiume Lamone, la sua auto fu individuata non distante e dove non furono trovati biglietti. Il ritrovamento della pistola aggiunge un nuovo tassello a questo giallo.