Farmacisti nei gazebo: "Pronti a vaccinare"

Potranno somministrare le dosi ai cittadini che non presentano fattori di rischio. Useranno Johnson & Johnson e AstraZeneca

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Anche le farmacie daranno una mano all’azienda sanitaria per la vaccinazione dei cittadini all’interno della campagna anti-Covid 19. Con l’approvazione da parte della giunta regionale, diventa realtà l’accordo tra Federfarma Veneto e Regione. Grazie alla stretta di mano i farmacisti potranno vaccinare i cittadini, nell’ambito delle categorie individuate dalla Regione, che non presentano particolari fattori di rischio. Le farmacie, inoltre, saranno collegate all’anagrafe vaccinale regionale grazie ad una app appositamente sviluppata. Saranno quindi perfettamente integrate, anche sul piano informatico, nella rete dei soggetti attivamente coinvolti nella campagna di vaccinazione, insieme alle Aziende socio- sanitarie e ai Medici di Medicina Generale. "Le farmacie che aderiscono sono circa 50, su totale di 86 presenti nel territorio – precisa Claudia Pietropoli, presidente Federfarma – e utilizzeranno i vaccini Johnson & Johnson e di AstraZeneca, in quanto più facili da conservare". Nell’accordo è prevista anche una formazione ‘sul campo’ per i farmacisti, nei centri vaccinali di popolazione. "I farmacisti hanno inoltre partecipato ad un corso specifico di formazione – riprende –. Molti hanno già svolto la parte pratica, coloro che devono ancora terminare lo faranno direttamente nei punti vaccinali". La creazione di questi nuovi punti permetterà di raggiungere un target maggiore di popolazione, coprendo anche quelle zone lontane dai luoghi individuati dall’azienda sanitaria. "Prima di partire però ci sono molte incombenze da portare a termine – specifica Pietropoli –, come l’acquisto del materiale, la preparazione delle strutture e l’aggiornamento informatico. Per la somministrazione le farmacie che non hanno spazi interni disponibili potranno utilizzare quelli creati in precedenza per effettuare i tamponi, le farmacie potranno inoltre decidere se effettuare le somministrazioni in orario di apertura o a farmacia chiusa, come ad esempio la domenica". I professionisti, grazie all’integrazione all’interno della piattaforma Regionale, saranno in grado di fornire la certificazione di avvenuta vaccinazione. "La scelta di coinvolgere le farmacie è stata fatta nell’ottica della campagna rivolta agli over 60 – spiega Pietropoli –, target numericamente molto alto. Questo permetterà di rendere più semplici gli spostamenti ed evitare assembramenti nei centri vaccinali". I numeri delle somministrazioni saranno assoggettati alle forniture delle dosi. "Abbiamo stimato di effettuare circa 10, massimo 20 somministrazioni al giorno – conferma –, per un totale di 50 massimo 100 somministrazioni alla settimana. Questo ovviamente in base alla forniture che arriveanno. Appena avremo i vaccini saremo in grado di partire". Per le farmacie si tratta di un ulteriore riconoscimento del loro ruolo nel sistema sanitario territoriale e delle potenzialità di quel concetto di ‘farmacia dei servizi’ che da sempre Federfarma è impegnata a promuovere. "Siamo contenti perché la Regione ci sta dando spazio con nuove possibilità – spiega la presidente –. D’altronde sempre più cittadini si stanno appoggiando ai farmacisti. La nostra disponibilità a collaborare, soprattutto nell’ottica dell’aiuto al cittadino, c’è e ci sarà sempre".

Agnese Casoni