"Green pass e controlli Non abbiamo personale"

Il grido d’allarme dei dirigenti: "Con la pandemia la burocrazia è aumentata. Forti carenze nelle segreteria e nei laboratori. Servono anche più tutor"

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Gestione dell’emergenza Covid negli istituti scolastici, manca il personale. I presidi segnalano forti carenze nel personale di segreteria ma anche nei laboratori e dei tutor. Una situazione che mette in difficoltà gli istituti alle prese con i controlli per il green pass e con mille pratiche legate proprio alla sicurezza per la pandemia. "Dalle verifiche, ai green-pass fino agli accessi, ci sarebbe di auto avere più personale – spiega Isabella Sgarbi, dirigente del ‘Viola Marchesini’ e del comprensivo di Stienta –. Visto il livello di informatizzazione di queste verifiche se fossero ragazzi con maggiore dimestichezza dei sistemi informatici, sarebbe tutto molto più semplice. Si tratta di inquadrare un codice con un tablet, un’operazione molto semplice, ma che una persona abituata ad usare questi dispositivi farebbe in maniera più veloce". Non solo controlli, però, all’interno delle scuole. "C’è anche da gestire la documentazione relativa ai nuovi incarichi ed ai pensionamenti – prosegue –, con il turnover di personale. Una gestione burocratica che richiede tempo e persone impegnate a farla, che unita ai protocolli da mantenere richiede uno sforzo maggiore. Alle figure che lavorano nelle scuole sono richieste sempre maggiori competenze, siamo abituati a fare con quello che abbiamo ma qualche figura in più sgraverebbe parte del lavoro". Bene invece le assunzioni per l’emergenza Covid. "Abbiamo risorse per le assunzioni e possiamo nominare personale Ata e docente che copra le necessità – conferma –, la disponibilità è valida fino al 31 dicembre ma è possibile che si riesca ad estendere anche fino a fine anno scolastico". Anche negli altri istituti quasi tutto il personale è stato nominato. "C’è qualche assenza da compensare ma si tratta di persone, ad esempio, che vengono da lontano e non se la sentivano di affrontare questa esperienza così distante da casa", spiega Fabio Cusin, dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Rovigo 3. Tempi lunghi e qualche rinuncia per determinate figure, soprattutto nelle scuole di primo ciclo. "I tempi tecnici non sono brevi – spiega Osvaldo Pasello, dirigente dell’istituto tecnico de Amicis –, e ci sono state alcune rinunce nel sostegno che andranno sostituite. Ma si tratta di numeri bassi e crediamo che sia solo una cosa temporanea".

Agnese Casoni