
Sale di tre punti rispetto al 2020, ma Rovigo resta nella ‘palude’ di metà classifica, al 61° su 107, tra le città dove si vive meglio nella classifica dell’indagine sulla qualità della vita nelle province italiane, pubblicata ieri da Il Sole 24 Ore. Lontana dalla prima che è Trieste e anche dall’ultima vale dire Crotone, in ogni caso continua ad essere l’ultima delle province venete. Si tratta della prima indagine che riporta sulla qualità della vita gli effetti della pandemia da Covid, vale dire che questo studio legge la capacità di reazione e di resistenza dei vari territori italiani all’emergenza sanitaria. Rovigo, tra alti e bassi, dimostra di essersi difesa a livello socio-economico rispetto agli effetti disastrosi provocati dal virus. Infatti se da una parte risulta la peggiore, essendo 105° in classifica per imprese cessate (3,7 ogni 100 imprese registrate) dall’altra si colloca al 41° posto al capitolco ambiente e servizi. Il Polesine guadagna così ben 38 posizioni rispetto al piazzamento dello scorso anno. Come perfomance migliore, la classifica riporta inoltre il terzo posto in fatto di estorsioni (5,6 denunce ogni 100mila abitanti media 14,2) nella macro categoria tematica che è stata classificata con la dicitura ‘Giustizia e sicurezza’. Che la colloca al 10° posto con uno scatto positivo e in avanti di 9 posizioni. Inquietante invece l’81° posto in fatto di furti in abitazione, con 228,8 denunce ogni 100mila abitanti. Per quanto riguarda il tema del lavoro, i cosiddetti giovani Neet, quelli tra 15 e 29 anni, che non lavorano e non studiano sono tanti. Infatti siamo al 66° posto con una percentuale del 21.9 per cento. Al contrario ci dimostriamo competitivi per Start up innovative, conquistando un 10° posto con un 10,5 ogni mille società di capitale. Sottolineato il pessimo 90° posto in fatto di ‘Demografia e società’ con un quoziente di natalità di 5,1 nati ogni mille abitanti che ci relega al 102 posto, spiccano i grandi passi compiuti per quanto riguarda ambiente e servizi. Così si spiega il 3°posto nel capitolo energia elettrica da fonti rinnovabili con una produzione lorda pro capite degli impianti fotovoltaici pari a 1,634,4 Kwh. Nessun progresso infine per quanto concerne cultura e tempo libero: nessuno ci toglie un mediocre il 79° posto con addirittura 29 posizioni perse in un anno.
Giuliano Ramazzina