Rovigo, la denuncia: "Mio marito in gravi condizioni, inutili le telefonate al medico"

Il calvario: dopo aver atteso la donna è stata costretta a chiamare direttamente in ospedale. L’uomo è stato subito ricoverato

Ricoverato in gravi condizioni

Ricoverato in gravi condizioni

Rovigo, 25 maggio 2019 - "La Guardia medica non è arrivata ed ho chiamato con urgenza l’ambulanza per mio marito». A raccontare l’ennesima disavventura che coinvolge la nostra sanità è Valeriana Pavani, residente a Garofolo di Canaro. Il marito Lauro Turatti, 83 anni, giovedì mattina accusa forti problemi respiratori. A quel punto la donna, assai preoccupata, alza il telefono e chiama la guardia medica. «Ho telefonato – il suo racconto – verso le 7.15 e mi hanno prima chiesto quali sintomi accusava mio marito e poi mi hanno comunicato che sarebbero arrivati appena possibile per soccorrerlo. Nell’attesa la situazione sembrava peggiorare, sono stati momenti terribili. Ho chiamato di nuovo, erano le 7.45, l’operatore della guardia medica mi ha risposto ancora che sarebbero arrivati. Ma solo alle 8.15. A quel punto visto che mio marito stava molto male ho telefonato direttamente in ospedale per chiedere l’intervento di un’ambulanza».

Il mezzo è arrivato a Garofolo e ha subito trasportato Lauro Turatti al pronto soccorso dell’ospedale di Rovigo per gli accertamenti. «Quando sono arrivata al pronto soccorso – prosegue Valeriana Pavani – ho detto al triage che la guardia medica non era arrivata, il personale ha provveduto poi ad assistere mio marito facendogli una flebo e con la maschera d’ossigeno». Grande la rabbia della moglie di Lauro Turatti. «Non è possibile – afferma – che il nostro servizio sanitario sia così deficitario. Mio marito stava male e la guardia medica non è mai arrivata, nonostante avessi spiegato più volte che respirava a fatica. Quando si va al pronto soccorso siamo poi costretti ad affrontare lunghe attese. L’ultima volta che mio marito ha avuto problemi siamo arrivati alle 18 nel reparto e siamo tornati a casa alle 5 del mattino. Una cosa assurda. E’ vero che ci sono stati tagli al personale, ma alla fine siamo sempre noi pazienti a subirne le conseguenze. Non è pensabile che la guardia medica non intervenga quando si verifica una situazione d’emergenza».