Maltempo Rovigo, paura in golena per la piena. Famiglie evacuate

Arriva la piena del Po, zone allagate ad Adria e Occhiobello. Vietate le aree a ridosso del fiume su disposizione del prefetto

Oscar Davì, titolare del Pontile davanti ad un’area transennata dopo l’allagamento

Oscar Davì, titolare del Pontile davanti ad un’area transennata dopo l’allagamento

Rovigo, 23 novembre 2019 - Massima allerta lungo il fiume Po e nella zona nel Delta. In azione 14 squadre di volontari di Protezione civile del Polesine attivate dalla Regione, su richiesta del servizio provinciale. Altre squadre sono già pronte e si schiereranno dal fine settimana in avanti. La sala operativa provinciale di Rovigo sarà all’opera 24 su 24 da questa sera, invece la sala operativa distrettuale Ro2 di Taglio di Po già da ieri sera. Ad Adria è stato disposto lo sgombero di alc uni nuclei familiare che abitano nell’area golenale. Al momento i livelli idrometrici del fiume Po indicano che siamo in stato di attenzione a Polesella, in stato di preallarme a Cavanella e Ariano Polesine, quindi livello 2. «Le piogge a monte, in particolare in Piemonte – spiega Monica Gambardella, responsabile della Protezione civile provinciale – fanno prevedere che la piena ci terrà impegnati per alcuni giorni. Tutti i soggetti coinvolti sono pronti e operativi, in stretto contatto».

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Il Grande Fiume sorvegliato speciale, chiusi il parco della rotta e la ciclabile. Il livello del Po nel corso della giornata – comunica Aipo – ha avuto un andamento in leggero calo nel tratto mediano, con una soglia 1 di criticità (colore giallo) a Pontelagoscuro e si mantiene su valori superiori alla soglia 2 di criticità ( colore arancione) nei rami del Delta. Le precipitazioni previste, in particolare nel settore occidentale del bacino, portano a prevedere, nel corso della giornata di oggi il formarsi di un’onda di piena del Po dal Piemonte, che potrebbe superare la seconda soglia di criticità nel tratto piemontese, per propagarsi, in seguito, nella restante parte dell’asta fluviale. Il personale dell’Aipo è attivo nelle azioni di monitoraggio e controllo dalla sala servizio di piena della sede centrale di Parma e, tramite gli uffici operativi, sulle opere idrauliche del territorio, in stretto coordinamento con la protezione civile nazionale, regionale e locale. L’Aipo raccomanda la massima prudenza in prossimità delle aree a ridosso dei fiumi e delle golene.

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Ad Occhiobello sono state adottate alcune misure precauzionali nelle aree vicino al fiume. Pur non essendo stato dichiarato uno stato di preallarme dal centro funzionale decentrato della Regione, nel Comune di Occhiobello sono stati chiusi gli accessi al parco della rotta e l’accesso alla pista ciclabile sotto la statale 16. Lo stop proseguirà anche nei prossimi giorni fino a quando l’acqua continuerà a rendere la golena impraticabile. È sconsigliato, come da comunicazione del Prefetto, transitare o sostare in prossimità degli argini. Il valore massimo del livello idrometrico registrato alla stazione di rilevazione a Pontelagoscuro alle 14 con +1.10 metri sopra la zero. Il 16 novembre il livello era a -2.81 metri, quindi nell’arco di una settimana una crescita costante seppure controllata e non ancora critica.

Nel percorrere il tratto arginale balza agli occhi che il fiume Po ha raggiunto un livello decisamente superiore rispetto all’inizio di settimana. Il luogo simbolo è sicuramente il ‘Parco della rotta’, con l’acqua che ha in vaso tutta l’area, con panche e staccionate sommerse. Un’altra area golenale sotto osservazione è quella di Santa Maria Maddalena, dove si trova anche il ristorante ‘Il Pontile’, che nonostante l’innalzamento del Po, non è a rischio di chiusura, come spiega lo stesso titolare Oscar Davì. «Negli ultimi gironi – dice – il fiume è cresciuto di diversi metri, ma questo non ha creato disagi alla mia attività. L’area parcheggio è stata limitata per ragioni di sicurezza. Il fiume scorre velocemente fortunatamente senza particolari rischi. Nei prossimi giorni si stabilizzerà». La protezione civile di Occhiobello rimane vigile ma non ha effettuato una sorveglianza attiva, ma solo un eventuale supporto se necessario verso la foce del Po. © RIPRODUZIONE RISERVATA