"Mancano almeno 50 camici bianchi Si fanno troppe ore di straordinario"

Davide Benazzo della Cgil lancia l’allarme sulle condizioni dei lavoratori

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"Mancano 50 medici all’Ulss di Rovigo". Sono i conti di Davidel Benazzo, il responsabile della funzione pubblica del sindacato Cgil. "Dati alla mano nel 2020 ogni medico ha fatto una media di 180-200 ore di straordinario con punte che hanno superato le 1000-1200 ore a singolo professionista – dice Benazzo –, in barba a qualsiasi norma sul diritto e sicurezza del lavoro, oltre ai rischi sanitari e professionali che ne conseguono. Questi numeri, tradotti in persone, ci rappresentano una realtà dove i medici della nostra Ulss, poco più di 400 su di un organico con più di 500 dirigenti, hanno sviluppato uno straordinario pari a circa altri 45 professionisti con carichi di lavoro estenuanti". Si tratta di una vera e propria emergenza, secondo la Cgil. "La situazione dello straordinario nel 2021 non è cambiata e si continuano a fare centinaia e centinaia di ore oltre l’orario ordinario, senza però riuscire a vedere una soluzione – continua Benazzo –. Tutto questo in una situazione dove da anni si lancia l’allarme della carenza di medici e dell’impossibilità di reperirli per assumerli. Tutto questo impone una seria ed urgente riflessione

per un sistema che rischia il collasso e l’ingovernabilità, soprattutto in una provincia come la nostra che già soffre della periferizzazione in un sistema sanitario concentrato nei grossi centri e che negli ultimi 25 anni ha desertificato e privatizzato il territorio. Pensare che a tenere in piedi il nostro sistema sanitario siano gli stessi lavoratori che da 18 mesi fanno straordinario e faticano a fare qualche giorno di ferie è da incoscienti".