Mardimago, tir e case che scricchiolano. I cittadini contro il traffico in via dei Mille

I residenti in rivolta: "Pronti a bloccare la strada"

I residenti protestano contro il traffico in via dei Mille (Foto Donzelli)

I residenti protestano contro il traffico in via dei Mille (Foto Donzelli)

Mardimago (Rovigo), 3 settembre 2018 - Traffico pesante, case che vibrano, strutture sportive dove piove dentro e dissesto del manto stradale. Una scia di problemi che in alcuni casi si trascinano da anno. "La misura è colma", annunciato i componenti del comitato ‘Vivi Mardimago’ pronti a dare battaglia. Una petizione è stata inviata alla prefettura, al sindaco Massimo Bergamin, al vicesindaco Andrea Bimbatti, al presidente della Provincia Marco Trombini ed ai vigili urbani.

"Siamo andati casa per casa e tutti hanno firmato. Abbiamo raccolto le firme di almeno 270 famiglie esasperate da questa situazione – spiega il presidente del comitato ‘Vivi Mardimago’ Giuliano Bernardinello –. Così non si può più andare avanti. Quandi i camion passano sugli avvallamenti si producono delle vibrazioni che impediscono perfino di dormire. Con l’andare del tempo si creano evidenti danni strutturali alle case. Dai rilevamenti fatti dalla Provincia risulta che a Mardimago transitano circa 8mila mezzi giornalieri, il dieci per cento sono camion. Quando abbiamo chiesto al Comune di asfaltare via dei Mille ci hanno risposto che è un lavoro costoso, ma sistemare gli avvallamenti mi pare che sia il minimo".

Tra le firme raccolte dal comitato ci sono anche quelle dei residenti di via Aspromonte, un tratto in cui, secondo i residenti, il manto stradale sarebbe in condizioni pietose. "La via è percorsa con frequenza da camion e da trattori – continua –. Molto spesso però, questi veicoli non rispettano i limiti di velocità oppure il carico dei liquami non è ben coperto e quindi viene lasciata una scia che rimane anche per ore. I residenti sono costretti a chiudersi in casa".

Alcuni passi avanti però sul traffico a Mardimago sono stati fatti, come per esempio il posizionamento lungo il tratto della cartellonistica che vieta il transito dei camion con un carico superiore alle 7,5 tonnellate esclusi quelli che lavorano a San Martino di Venezze o Anguillara Veneta (Padova). "Noi fin’ora abbiamo ottenuto questi cinque nuovi segnali grazie all’assessore Luigi Paulon, però non si vede un grande cambiamento, ci vogliono più controlli – conclude Bernardinello –. Che ci facciano vedere queste multe che hanno fatto, vogliamo le prove. La nostra petizione dovrà avere una risposta entro trenta giorni. Se così non sarà, la nostra lotta diventerà ancora più pesante siamo anche disposti a bloccare il traffico".