Rovigo: un murale per ricordare Giovanni Falcone e Paolo Borsellino

A realizzarlo gli alunni del liceo artistico ‘Roccati’. In Polesine diverse le iniziative a Occhiobello in piazza i giovani del consiglio comunale dei ragazzi

Foto di gruppo tra assessore e i ragazzi del liceo artistico

Foto di gruppo tra assessore e i ragazzi del liceo artistico

Rovigo, 24 maggio 2022- Si è celebrato lunedì 23 maggio, nella ricorrenza dei 30 anni dalla strage di Capaci la Giornata della legalità. E’ stato dato il via simbolico ai lavori di un'opera che, i ragazzi del Liceo artistico Roccati, realizzeranno sulla parete esterna della palestra Barubujani in Tassina. L'iniziativa è stata promossa dal presidio di Rovigo dell’associazione Libera, in collaborazione con il Comune di Rovigo e il Liceo Artistico Roccati di Rovigo. “La lotta contro le mafie e la corruzione – ha detto Lucia Palmieri, referente di Libera presidio di Rovigo, con il referente provinciale Enrico Moro -, procede anche mediante azioni di memoria. Oggi vogliamo ricordare gli omicidi dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e tutte le vittime innocenti cadute con loro. Una testimonianza, che, attraverso questo murales, resterà negli anni”.

il drappo bianco esposto davanti al municipio di Occhiobello
il drappo bianco esposto davanti al municipio di Occhiobello

Presente anche l'assessore all'associazionismo e politiche giovanili, Erika Alberghini: “Quello che vogliamo è stimolare un cambiamento culturale. Non vediamo la mafia solo al di fuori di noi, può insinuarsi anche nella nostra mentalità e nell'agire quotidiano. Nell'arroganza, nel ricatto, nella richiesta di favori alla politica, nel favorire solo l'interesse personale, nella mancanza di etica. Diffondere la cultura del rispetto della legalità è pertanto, assolutamente prioritario. Questo lo dobbiamo ai nostri giovani, per lasciargli un mondo migliore, dal punto di vista ambientale, economico-sociale e dal punto di vista delle opportunità. Perché la mafia degrada l'ambiente, annichilisce l'economia e soffoca le opportunità, La partecipazione attiva dei cittadini, come quella che oggi si promuove con questo progetto, aumenta la consapevolezza, la democrazia e allontana la mafia. Facciamo pertanto, in modo che tutte le parole dette oggi, entrino profondamente nei nostri cuori, rimangano impresse nelle nostre coscienze e diventino regole dell'agire quotidiano, solo così una nazione cresce”. La manifestazione ha visto la partecipazione di tutte le autorità locali. Sono intervenuti il prefetto Clemente di Nuzzo, il questore Giovanni Battista Scali e il sostituto procuratore Sabrina Duò.

Tra le iniziative in Polesine per la ‘giornata della legalità anche quella tenuta sempre lunedì 23 maggio in piazza Matteotti a Occhiobello (Ro), organizzata dall’amministrazione comunale. Davanti alla sede municipale è stato esposto un drappo bianco, il sindaco Sondra Coizzi ha pronunciato un discorso in cui sono stati ricordate le stragi di Capaci, a trent’anni dall’attentato. Alla cerimonia sono intervenuti i giovani del consiglio comunale dei ragazzi che hanno letto dei testi sul tema di giustizia e legalità. “Ricordare oggi deve significare per noi, anche nei piccoli gesti quotidiani, rispettare le regole e dire no alle compromissioni equivoche, alle clientele, alle complicità, alla violenza, alla sopraffazione del più debole”.

Il sindaco Coizzi ha pronunciato, un discorso che ha puntato sulla condanna delle stragi mafiose e sulla consapevolezza che l’anniversario sia diventato, negli anni, “occasione di riscatto che ha coinvolto diverse generazioni di giovani, non solo in Sicilia e in Calabria, nei territori dove le mafie sono storicamente radicate, ma anche qui al Nord, dove la mafia intesse trame di illeciti affari criminali, silenziosamente ma incessantemente, anche senza dover sparare per strada”. Il sindaco Sondra Coizzi si è poi rivolto al consiglio comunale dei ragazzi: “E’ importante la presenza del nostro consiglio comunale dei ragazzi, perché la cultura della legalità e del rispetto nasce tra i banchi di scuola, tra gli amici e i compagni e i propri docenti, oltre che in famiglia”. Il sindaco ha concluso il suo intervento appellandosi “alla voce dell’Italia civile, pulita, sana, orgogliosa che chiede libertà, giustizia, sicurezza. Siamo qui per dire grazie a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e a tutti coloro che stando al loro fianco, nel lavoro e negli affetti, erano ben coscienti di doverne condividere il dramma: questi sono i veri eroi italiani di cui essere orgogliosi”.