"Produzione d’energia ecosostenibile, per questo ho votato sì"

La posizione del presidente del parco del Delta: "Il 60% degli appezzamenti in questione a destinazione industriale"

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"C’ è un po’ di confusione sul fotovoltaico. Se qualcuno mi dice impianto fotovoltaico a terra rispondo che sono contrario, se mi dice agrofotovoltaico che mi dà la possibilità di coltivare la terra sotto i pannelli, allora dico di sì come si è espressa la Regione". Appena nominato dal governatore veneto Luca Zaia presidente del Parco del Delta, il sindaco di Loreo Moreno Gasparini, mostra di avere le idee chiare su una patata bollente che gli è capitata tra le mani. Quella dell’impianto fotovoltaico nel suo comune che sta dividendo il mondo politico e dell’agricoltura. Zaia ha completato il consiglio direttivo nel quale siederanno anche Alessandro Faccioli, Roberto Pizzoli, Mario Visentini, Maura Veronese "Ricordo – aggiunge Gasparini – che il 60% dei terreni in questione era a destinazione industriale, sinceramente preferisco il fotovoltaico con agricoltura sotto".

Il presidente della Provincia, Ivan dall’Ara ha rilanciato la questione ambientale, sostenendo che il Polesine ha stretto un patto con l’ambiente lottando per portare il Parco del Delta del Po nel Mab Unesco. Lei cosa risponde?

"Che i terreni saranno utilizzati per la produzione di energia ecosostenibile ma anche come fonte rinnovabile. L’impianto fotovoltaico non è dentro il Parco del Delta, ma anche se lo fosse sarebbe contemplabile nelle tre formule sui tetti, in aree in disuso e come agrofotovoltaico. Logico comunque che la normativa debba essere più articolata in futuro".

Secondo Zaia, gli amministratori dei parchi regionali saranno chiamati ad intervenire in primis sui temi della tutela dell’ambiente, della valorizzazione e promozione del territorio. Lei è pronto a questa sfida?

"Certamente. Si tratta di obiettivi che mi appartenevano già nella prima presidenza del Parco. Tutelare l’ambiente non vuol dire mettere un freno o un ostacolo allo sviluppo, ma vuol dire ad esempio turismo responsabile e lento, un ambito che adesso richiede il discorso del post epidemia da Covid. Il nostro brand, la biodiversità, si presta ad essere un prodotto che oggi più che mai rappresenta un’offerta turistica adeguata perché la pandemia ha spostato la domanda di turismo. E noi abbiamo le carte in regola per ospitare un turismo all’insegna dell’ecosostenibilità"

Parliamo della Città del Delta: si farà la fusione tra i comuni di Loreo, Rosolina e Porto Tolle?

"Dei tre sindaci, sono quello del ni. Dico sì a una dinamicità di servizi per i cittadini, no alla fusione delle tre amministrazioni. Il fatto di togliere identità ai tre comuni mi lascia perplesso. Una volta l’area in questione che comprende le tre municipalità era tutta Loreo che arrivava fino al mare. Rosolina si è staccata nel 1948, prima era località non comune. Idem per Porto Tolle. La storia a mio avviso non si può buttare nel cestino. Guardare avanti volendo il bene di tutti vuol dire mettere insieme i servizi, in questa prospettiva sono pronto a fare un accordo allargato ad altri sei o sette comuni".

Giuliano Ramazzina