Rovigo, ripara il marciapiede. Multato

Il vicino di casa chiama i vigili urbani, il residente dovrà pagare un’ammenda di 900 euro

Ripara il marciapiede e viene multato (foto Donzelli)

Ripara il marciapiede e viene multato (foto Donzelli)

Rovigo, 25 luglio 2019 - Si sistema da solo il marciapiede di fronte a casa convinto di aver fatto qualcosa di buono non solo per sé, anche per i vicini. Invece no. La polizia locale gli manda un verbale dove gli contesta la violazione del codice della strada e gli applica una sanzione da 622 euro. Ed è un importo ridotto del 30 per cento, se non viene saltato entro 60 giorni diventano 883 euro. Ma non è finita qui, il volenteroso residente deve rimuovere le opere eseguire e ripristinare i luoghi com’erano.

Il fatto è successo in vicolo Adamello, di fronte al civico 3, dove Lotfi Torkhani, 45 anni, cittadino italiano di origine tunisina, vive in affitto con la moglie e i suoi tre figli. È l’unico a lavorare nella sua famiglia, mantenuta grazie allo stipendio da operaio che gli garantisce la fabbrica di resine nella quale è dipendente da 15 anni. «Io non ce la faccio a pagare una cifra del genere, sono troppi soldi», ha dichiarato ieri sconcertato. «Sabato sono stato dal vigile a chiedere di sistemare la cosa, a capire se c’era un’altra soluzione, ma non c’è stato verso, continuava a dirmi ‘devi pagare’. Non ha voluto sentire ragioni», così Lotfi Torkhani ha deciso di rivolgersi ad un avvocato ed ha scelto Elena Petracca.

«Ho usato un prodotto professionale, costosissimo che mi ha regalato il mio capo, ho fatto un lavoro fatto bene. Non lo sapevo che servisse l’autorizzazione del Comune, io ero convinto di aver fatto bene — spiega l’operaio —. Sono in Italia dal 2004, non ho mai fatto niente di male. È la prima volta che mi sanzionano. Mai avrei immaginato di essere punito per aver fatto qualcosa con le mie mani per sistemare una cosa che credevo fosse del palazzo, non sapevo fosse del Comune. Abito in una strada chiusa». Insomma, Lotfi Torkhani non si dà pace.

Dice di aver agito in buona fede e non ha trovato nessuno, per il momento, che gli dia una mano. A parte il suo legale. «Avevo rotto un pezzo dell’auto passando sopra la buca, ho pagato 350 euro dal meccanico per sostituire una pompa, per questo motivo ho deciso di sistemare la strada. Almeno non mi sarebbe più successo di pagare 350 euro per aggiustare la macchina», racconta. I lavori risalgono a pochi giorni prima del verbale della polizia locale che è stato consegnato a Poste Italiane per la notifica il 12 luglio. «Penso che la segnalazione contro di me arrivi da un vicino di casa che ha aspettato finissi per andarmi a denunciare», dice l’operaio.