"Sale slot ancora deserte Dimenticati dallo Stato"

L’amarezza del proprietario di due attività: "Incassi ormai in picchiata Bonus per diversi ambiti ma per il nostro settore non è stato fatto nulla"

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Le sale vlt ripartono tra molti dubbi e difficoltà. A partire dal 19 giugno secondo i decreti ministeriali e l’ordinanza regionale del Veneto anche le sale giochi hanno potuto riaprire dopo il periodo di chiusura per l’emergenza sanitaria. A Occhiobello sono cinque le sale giochi che si trovano soprattutto lungo la via Eridania. In questi giorni i clienti sono ancora pochi e le scommesse non decollano. Maurizio Polato, imprenditore originario della provincia di Verona, è titolare con un socio dal 2019 del bar sala Vlt ‘Rouge & Noir’ ad Occhiobello. Tante le criticità che mette in luce, dalla modulazione degli orari di apertura e alla crisi post Covid. "Il nostro settore – spiega Polato – è stato fortemente colpito. In questa prima settimana siamo praticamente a zero come presenze non solo per la sala vlt ma anche per il bar, un segnale che ci preoccupa. Si pensi che in questi mesi di crisi sanitaria sono stati pensati contributi o bonus per diversi ambiti, ma il nostro è stato totalmente dimenticato dal governo. Abbiamo forti difficoltà – prosegue Polato –. Tra l’altro abbiamo fatto questo investimento ad Occhiobello e un altro a febbraio in provincia di Verona, poco prima del lock down. Se la situazione non si sblocca fino al termine dell’anno dovremmo fare delle valutazioni più drastiche". Un altro tema caldo per le sale giochi è la modifica degli orari. Dalle 24 ore non stop si è passati a settembre 2019 a 18 ore continuative. Da gennaio 2020 i giochi sono spenti dalle 7 alle 9, dalle 13 alle 15 e dalle 18 alle 20. "Si tratta di orari assurdi da gestire – aggiunge Polato – anche con il personale. Si consideri che da gennaio, in ottemperanza delle nuove direttive regionali, abbiamo avuto un calo del 50%, poi la crisi del coronavirus ci ha bloccati per quasi quattro mesi. Il nostro locale è stato da subito attento a qualsiasi disposizione di legge che regola l’attività, come le comunicazioni di non eccedere nel gioco, per evitare i casi di ludopotia e chiaramente anche il divieto del gioco ai minorenni". Per quanto riguarda la vicenda di un gestore di una sala giochi di Rovigo denunciato perché aveva fatto giocare dei minorenni, o Polato è lapidario: "In ogni settore, purtroppo, c’è chi si comporta in maniera scorretta e quindi è giusto che sia sanzionato e denunciato. Il nostro settore deve rispettare le regole. Speriamo che si possa avere un riscontro concreto in questa direzione, perché la chiusura per mesi dell’attività ha causato una pesante perdita. Non comprendiamo il disinteresse verso il nostro settore".

Mario Tosatti