Setacci e bilance, raffineria di eroina in casa

Blitz della polizia in un’abitazione a Bosaro, arrestato un giovane albanese. Sequestrati trenta chili di droga e 500 euro

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Era sconosciuto alle forze dell’ordine eppure in casa, a Bosaro, aveva un laboratorio per la sintesi di stupefacenti. La polizia di Stato della questura di Padova ha scoperto un laboratorio clandestino di droga gestito da un giovane albanese. Durante l’operazione gli uomini in divisa hanno sequestrato oltre 30 chili di eroina e alcuni etti di cocaina. L’arrestato è Memaj Idrit, 23 anni, residente a Prato, ma che in questo periodo viveva a Bosaro. Proprio nel suo appartamento gli agenti hanno fatto irruzione, scoprendo l’ingente quantità di droga. Un’indagine nata dal controllo avvenuto a Padova mercoledì pomeriggio in via Turazza, dell’auto dell’uomo, una Volkswagen Polo bianca che era stata segnalata come vettura sospetta alla polizia, perché notata spesso in transito in una zona notoriamente frequentata da pusher di origini magrebine, alcuni dei quali tratti in arresto nelle settimane scorse. Già il primo controllo della vettura ha portato alla scoperta di 7 etti e mezzo di eroina. Gli agenti hanno quindi proseguito con una perquisizione nell’appartamento di Bosaro, dove è stato scoperto una sorta di raffineria per il confezionamento dello stupefacente. Nell’appartamento oltre alle sostanze sono stati sequestrati dagli inquirenti anche altri oggetti come un frullatore, delle presse, delle bilance per la pesatura, una maschera antigas e una macchina per mettere sotto vuoto oltre ad un setaccio. Insieme alla sostanza è stata sequestrata pure la somma di 520 euro suddivisa in banconote di vario taglio, probabile provento di parte dell’attività di vendita. Un’operazione simile era stata portata a termine dalla squadra mobile di Rovigo ad ottobre dell’anno scorso quando una mattina all’alba vennero sequestrati sette chili di marijuana, tre chili di metanfetamine ancora da raffinare e due etti e mezzo di cocaina in un condominio di Boara Polesine. In un appartamento i poliziotti avevano trovato sette chili di marijuana divisa in sacchetti oltre a 7mila euro. Nelle pertinenze del condominio invece era stato rinvenuto un etto e mezzo di cocaina. In un secondo appartamento c’erano un etto di cocaina, tre chili di matanfetamina allo stato resinoso ed un vero e proprio laboratorio per la raffinazione della droga oltre a mille euro in contanti. Inoltre erano stati sequestrati 84 chili di una sostanza polverosa. L’uomo che era stato arrestato in quell’occasione è uscito dal carcere a giugno e verrà giudicato, con rito abbreviato, il prossimo gennaio. È stato lui a scegliere il rito alternativo nella speranza di ottenere l’assoluzione già dal giudice per l’udienza preliminare, saltando il dibattimento. In caso contrario avrà comunque lo sconto di un terzo della pena.

Tommaso Moretto