"Superbonus ostaggio della burocrazia"

Edilizia, la denuncia degli ordini dei professionisti: "Rincaro costante e incontrollato dei prezzi dei materiali da costruzione"

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I professionisti lanciano l’allarme: a rischio la realizzabilità del

superbonus. La denuncia arriva dagli ordini e collegi provinciali e dalle federazioni del Veneto e di Rovigo di architetti, ingegneri, geometri, periti industriali e commercialisti. Che chiedono a gran voce che il governo si adoperi per modificare le previsioni legislative riguardanti le misure di incentivazione del settore edile legate alla riqualificazione degli immobili, il cosiddetto Superbonus 110% e il meccanismo dello sconto in fattura e della cessione del credito. "Il rischio – sottolineano – è che molti interventi legati a queste incentivazioni rimangano sulla carta ostaggi di tempistiche inadeguate, rincaro dei prezzi, impossibilità di approvvigionamento dei materiali e norme fiscali cambiate in corsa. Rileviamo – riprendono – dal nostro osservatorio che moltissimi interventi legati alle unifamiliari stanno per partire solo ora con grandi ritardi dovuti alla burocrazia degli accessi agli atti e a norme in continuo cambiamento. Oltretutto siamo di fronte a enormi problematiche legate ad un rincaro costante e incontrollato dei prezzi dei materiali da costruzione (si parla di più del 30%), e ad una estrema difficoltà di approvvigionamento dei materiali". Da qui la richiesta della modifica della retroattività delle misure antifrode messe in campo. "Come una doccia fredda – spiegano – a seguito della scoperta di truffe ai danni dello Stato, le scorse settimane il governo assieme all’agenzia delle entrate ha introdotto una misura anti-frode retroattiva. Come professionisti siamo in prima linea ad operare per gli interventi al patrimonio edilizio finalizzati al recupero, al miglioramento dell’efficienza energetica, all’adozione di misure antisismiche, al restauro delle facciate, per la cessione dei crediti di imposta riconosciuti da provvedimenti emanati per fronteggiare l’emergenza da Covid e rilanciare tutto il comparto edile come motore trainante per la ripresa del paese. Il rilancio lo stiamo vedendo e vivendo, da alcuni mesi. Anche il mondo della piccola imprenditoria e gli artigiani all’inizio scettico è riuscito ad acquisire fiducia in un nuovo strumento finanziario per intervenire sul patrimonio edilizio. Vorremmo che al governo arrivasse un segnale forte rispetto alle difficoltà oggettive che dovranno affrontare i tecnici e le ditte che finora hanno orientato i propri clienti verso una procedura più snella rispetto al procedura del 110%".

Giovanni Saretto