
Primo weekend di festa in zona gialla, nei locali si registra il tutto esaurito. I cittadini, nonostante il maltempo, sono usciti di casa per ritrovarsi in compagnia, dopo tanti giorni di ‘clausura’. "Abbiamo lavorato bene anche se ad una certa ora ha iniziato a piovere – commenta Massimo Maltarello del Bar Pedavena –. Fortunatamente gli ombrelloni ci hanno aiutato ma tanti ragazzi sono rimasti comunque fuori perché c’era voglia di ritrovarsi, di assaporare il gusto della libertà. In generale abbiamo visto molta gente in giro, ci dispiace soltanto per i colleghi che non hanno potuto lavorare perché non hanno tavolini all’aperto". I locali della piazza chiedono di poter ampliare gli spazi, anche sul liston, perché il divieto di usare i tavolini all’interno li sta penalizzando molto. "Abbiamo chiesto al Comune questa possibilità, almeno nel weekend, per compensare i tavoli che al momento non possiamo sfruttare – conferma –. Abbiamo 10 dipendenti da pagare, per funzionare il locale dovrebbe essere sempre pieno. Questa piccola modifica ci permetterebbe sicuramente di migliorare la situazione". L’idea è appoggiata da altri locali della piazza, e conferma la necessità di avere più posti anche visto l’obbligo di consumare seduti. "Ieri abbiamo lavorato bene, la gente non vedeva l’ora di uscire - conferma Lucia Damaschini del Bar Franchin -. Purtroppo a una certa ora ha iniziato a piovere, il tempo non ci aiutati ma siamo comunque contenti. Anche per noi sarebbe importante poter aggiungere qualche posto in più, per compensare quelli che internamente non riusciamo ad utilizzare". I titolari dei locali si sono detti sorpresi dalla risposta della cittadinanza. "Nonostante il maltempo è andata oltre ogni previsione – commenta Paolo Valentini dell’Antico Coghetto –. Pensavamo che la pioggia e l’obbligo dei posti esterni ci potesse penalizzare, invece siamo molto contenti, la gente è uscita, c’era molta voglia di stare in compagnia". I titolari confermano però che il lavoro è comunque ridotto, anche a causa dell’impossibilità di servire il caffè direttamente al banco. "Il servizio al banco permette al bar di lavorare velocemente e di servire molti più clienti rispetto a quelli seduti – conferma –, senza si perde circa il 50% del lavoro. Non credo che un caffè veloce possa costituire situazione di pericolo, o almeno non più di consumarlo seduti e senza mascherine, che richiede molto più tempo. Recuperare nel fine settimana ciò che abbiamo perso non lavorando normalmente non può diventare la regola". Anche i ristoranti hanno registrato il tutto esaurito, ma solo a pranzo. "Venerdì e sabato abbiamo esaurito tutti i posti – conferma Nicola Belloni di la Tappa –. Purtroppo le prenotazioni sono state all’ultimo, perché la gente ha aspettato di vedere se migliorava il tempo. La sera invece molto poco, sia a causa della pioggia ma anche del coprifuoco, estenderlo almeno fino alle 23 permetterebbe alla gente di non dover mangiare di corsa".
Agnese Casoni