Tensioni, al via il terzo festival

Presentata la rassegna da organizzatori e Comune. Merchiori (Cariparo): "Un’occasione per riflettere"

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l Festival di arti e sguardi sul presente, “Tensioni – Geografia delle relazioni” terza edizione, è stato presentato l’altro ieri da organizzatori e sostenitori in una nutrita conferenza stampa. Il vicesindaco di Rovigo, Roberto Tovo, ha posto l’accento sulla meritevolezza del festival che "consente di capire cosa accade nel mondo dell’arte e della cultura, in uscita da un periodo difficile: di apparente sospensione, ma di intensa riflessione e ripensamento". Fausto Merchiori per la Fondazione Cariparo ha sottolineato come il Censer, l’ex zuccherificio che per tanto tempo è stato in cerca di un’identità precisa, si sta ora riqualificando in una prospettiva culturale, caldeggiata dagli enti gestori. "In un momento in cui la quotidianità ci presenta un deficit di correttezza, di educazione e di umanità – ha detto Merchiori – questo festival che ci offre idee, dibattiti, confronti di opinioni, uomini e situazioni diverse davvero ci sollecita verso quella “geografia delle relazioni” di rispetto dell’uno verso l’altro, di cui abbiamo tanto bisogno". Per Asm set, sponsor del festival, la presidente Emanuela Nissotti ha ricordato il motivo del sostegno: “Siamo in un periodo di transizione ecologica, culturale e personale – ha ricordato Nissotti – e l’azienda vuole condividere con la città e con i cittadini questo periodo che ci porterà ad un cambiamento nel nostro approccio col quotidiano. Non vogliamo più proporci come fornitori-venditori di energia, bensì come partner-consulenti: vogliamo accompagnare questa transizione non solo sul lato ecologico, ma anche cuturale". Per il Cur, alla sua prima collaborazione col Festival, Sofia Nicoli ha ricordato che: "Il valore della ricerca in ambito artistico si può rivelare importante anche a livello universitario. Ci proponiamo come trait d’union tra la ricerca ed il festival Tensioni". A Claudio Ronda de La fabbrica dello zucchero, il compito di illustrare i contenuti. "Questo festival è nato all’insegna della multidisciplinarità – ha ricordato Ronda – dove l’arte ed il pensiero riflettono su temi attuali ed urgenti e suscitano domande, senza la pretesa di suggerire delle verità. Nel nostro tentativo di ricostruire una geografia delle relazioni nel tempo contemporaneo, il primo anno abbiamo indagato sull’uomo in spostamento e sulla mutevolezza dei suoi contatti; nel 2020 ci siamo occupati di relazioni intersoggettive, complice l’esperienza straordinaria del lockdown; in questa terza ed ultima edizione dedicata alle relazioni umane, rifletteremo su “identità e genere” attraverso esperienze artistiche ed approfondimenti di studiosi che si sono occupati del tema: sempre però esperienze dirette, che ci possano provocare domande e nuove riflessioni". Il programma. Tutti gli eventi del festival sono contrassegnati da un titolo, che è parte di una speciale mappa che segna le relazioni umane in cambiamento: cinture di insicurezza, nuove mappe, le rotte del linguaggio, trame di umanità. Gli ingressi sono per lo più gratuiti, eccettuati gli eventi specificati. Anteprima festival Venerdì 01 ottobre ore 21:00, Teatro Spazio A una serata con Drusilla: incontro spettacolo con Drusilla Foer intervistata da Andrea Zanforlin. Sabato 02 ottobre Teatro Spazio A ore 10:00 Adolescenze fluide, incontro con Giuseppe Burgio Teatro Spazio A, ore 11.30 e 19.30 e domenica 3 ore 19.30 In her shoes cortometraggio di Maria Iovene Agorà Spazio A, ore 12.15. Postcards from other worlds Presentazione della mostra a cura di Dario Carta.