
Cenone di Capodanno in casa per la maggior parte dei cittadini. Una scelta dettata dalla prudenza, ma anche dalla presenza di tante persone costrette all’isolamento. Ad influenzare le decisioni anche il grande timore di possibili restrizioni e l’assenza di eventi nelle piazze. A confermare il calo di prenotazioni i gestori di ristoranti che, oltre ad organizzare il consueto menù per la festa, hanno anche preventivato menù da asporto per venire incontro alla crescente richiesta. "Per il cenone di Capodanno faremo il normale servizio al tavolo ma abbiamo pensato anche ad un menù da asporto per coloro che lo richiederanno – spiega Michele Malengo, titolare della trattoria ‘Ai Bagordi’ e del ristorante ‘il Canaletto’ –. Questo perché negli ultimi giorni abbiamo avuto una altissima richiesta di prenotazioni per il consumo a casa e il crescere dei contagi e delle quarantene ha causato anche molte disdette. Di conseguenza, per facilitare il sevizio e la cucina, abbiamo optato per una proposta di tre ‘mini menù’, a base di carne o pesce, da portare via". Il timore degli esercenti è di ricevere troppe disdette all’ultimo minuto. "Per Capodanno non organizzeremo alcun cenone – conferma Mino Tempesta dell’omonimo ristorante –. Effettueremo solo servizio d’asporto proponendo due menú, a scelta tra carne e pesce. È una decisione strettamente personale, che già avevamo applicato per il pranzo di Natale. Sapendo cosa sta accendendo e dato che a dicembre tanta gente aveva disdetto abbiamo deciso di fare esclusivamente questo servizio". Le feste natalizie hanno visto fioccare troppe disdette e il rischio è di acquistare merce che potrebbe andare buttata. "Quest’anno nessuna cena del 31, non vale la pena acquistare merce per poi vederla rimanere lì – aggiunge Daniele Rossi del ‘Prosciuttiamo’ –. A Natale molte persone hanno annullato, tanti gruppi si sono presentati dimezzati, è l’effetto delle quarantene ed il rischio che accada ancora ci rende impossibile pianificare qualsiasi cosa. Siamo un po’ delusi, speravamo in una ripresa diversa e le prospettive, anche a causa dell’aumento dei prezzi, non sono delle migliori". Nessuno vuole rischiare un flop a causa delle tante incertezze. "Non apriremo per capodanno – spiega Gianni Astolfi della Trattoria ‘Al Sole’ –, non è mai stata nostra abitudine fare menù per questa particolare serata e non credo proprio lo faremo quest’anno". Chi invece fortunatamente ha il ristorante al completo incrocia le dita sperando non cambino improvvisamente le indicazioni. "Per le festività abbiamo lavorato – interviene Francesco Fiorenzato del ristorante ‘Alicanto’ –. La vigila e il giorno di Natale sono andati bene, fortunatamente le disdette sono state veramente ridotte. Anche per Capodanno abbiamo tutti i tavoli prenotati, accade sporadicamente che qualcuno annulli ma anche che le stesse persone richiamino per riconfermare. Non ci possiamo lamentare, speriamo solo che non vengano cambiate te le regole all’ultimo momento".
Agnese Casoni