Uccise il marito e lo fece a pezzi, condannata a 14 anni di carcere

Colpito con un’accetta, i macabri ritrovamenti lungo il fiume Adigetto in Alto Polesine

Kurti e Nadire Kurti in una foto insieme

Kurti e Nadire Kurti in una foto insieme

Rovigo, 26 maggio 2023 – Si tratta di quanto pronunciato nella mattinata odierna dalla corte d’assise del tribunale di Rovigo nei confronti di Nadire Kurti, 68 anni. La donna è attualmente detenuta, imputata dei delitti di omicidio volontario ai danni del coniuge, Shefki Kurti, 72anni, per averlo colpito con un’accetta sulla parte posteriore del collo sino a decapitarlo, nonché di distruzione di cadavere oltre ad aver mutilato il cadavere del marito tagliandolo in almeno nove pezzi, ed occultandone le parti di cadavere in sacchetti dell’immondizia, per poi buttarli nel fiume Adigetto, nel luglio scorso.

Nadire Kurti è stata condannata a quattordici anni e sei mesi di reclusione

Il ritrovato del corpo smembrato del marito

Il giallo e poi il primo macabro ritrovamento risale a giovedì 28 luglio 2022 alle 8 circa del mattino, vicino ad una chiusa del canale Adigetto in via Casaria a Villanova del Ghebbo (Rovigo), quando il personale del Consorzio di Bonifica notò in un angolo la gamba sinistra di un uomo.

Nel pomeriggio dello stesso giorno sotto il ponte dell'Adigetto in via San Lazzaro a Lendinara (Rovigo) sono stati trovati, chiusi in quattro sacchi neri, il tronco, la testa e poco dopo anche le braccia.

Nella giornata di domenica 31 luglio ancora a Villanova del Ghebbo sull'Adigetto, su segnalazione di alcuni cittadini, è stata ritrovata anche la gamba destra.

I successivi accertamenti sul corpo fatto a pezzi e rinvenuto nell’Adigetto svolti dal comando provinciale dei carabinieri di Rovigo sotto la direzione della locale Procura della Repubblica, hanno consentito di giungere all’identificazione dell’uomo. Si trattava di Kurti Shefki, nato a Durazzo (Albania) 72 anni, residente a Badia Polesine (Rovigo), pensionato.

Le indagini del Ris e l’arresto della moglie

Un caso che ha inorridito tutta la comunità di Badia Polesine e non solo. È stato necessario anche un sopralluogo dei carabinieri del Ris di Parma nell'abitazione di Kurti Shefki. I militari hanno effettuato i controlli, nell’ambito delle indagini svolte dal comando provinciale dei carabinieri di Rovigo coordinati dalla Procura della Repubblica di Rovigo. Dalle successive verifiche e riscontri sono emersi elementi concreti che hanno portato ad identificare ed arrestare la moglie Nadire Kurti, in quanto accusata dell’efferato omicidio. Ora a distanza di mesi è arrivata la condanna per la donna dichiarata colpevole.

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