"Una strada per la partigiana Elvina"

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Lino Pietro

Callegarin*

L’Arci chiede al sindaco di intitolare una via alla partigiana e professore ssa Elvina (Ribelle) Paderno.

Sabato 4 settembre si è tenuto nel giardino di Casa Museo a Fratta Polesine il primo incontro del ciclo ‘Impegno civile al femminile’ organizzato in partenariato tra la Casa Museo e l’Arci di Rovigo ed in collaborazione con la Fondazione Anna Kuliscioff di Milano e l’associazione Matteotti di Rovigo.

La direttrice della Casa Museo Lodovica Mutterle ha presentato la figura di Elvina Paderno, docente di lettere in diversi istituti rodigini ma per un lungo periodo all’Itis già Itip del quale è stata tra i soci fondatori. Una docente irreprensibile quanto colta che dopo aver ottenuto il diploma magistrale si è laureata all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Ha formato generazioni di studenti che la ricordano sì per il suo amore per la letteratura ma anche, in alcuni casi, per aver acceso in loro la passione per lo studio delle materie umanistiche come è emerso dalle testimonianze di alcuni di questi nella parte finale dell’incontro. E’ stata anche responsabile della biblioteca scolastica e delegata del sindacato nazionale della scuole medie. A questo impegno si associa una scelta coraggiosa maturata nel periodo 1943-45 e testimoniata anche in classe con accese discussioni dopo lo sbarco degli alleati a Salerno e ad Anzio tanto che fu arrestata con l’accusa di disfattismo e interrogata per alcuni giorni dalla questura. Accettò, dopo questo episodio, la proposta del procuratore Luigi Puxeddu di entrare nella Resistenza con il ruolo di staffetta scegliendo quel nome di Ribelle che la famiglia le aveva dato alla nascita e poi cambiato con Elvina.

*presidente

provinciale dell’Arci