“Giovanni Miani. Il Leone bianco del Nilo”. Una mostra a Rovigo

Palazzo Roncale celebra l’esploratore nel 150° della sua morte. Ingresso gratuito fino al 26 giugno 2022

La mostra Giovanni Miani. Il Leone Bianco del Nilo

La mostra Giovanni Miani. Il Leone Bianco del Nilo

Rovigo 22 marzo 2022. In occasione del 150° anniversario della sua morte, Palazzo Roncale a Rovigo ripercorre le vicende dell’esploratore rodigino Giovanni Miani (1810-1872) con una mostra a lui dedicata: “Giovanni Miani. Il Leone Bianco del Nilo”. Per la prima volta ad essere soggetto di una mostra è la storia di un esploratore dell’Ottocento, l’uomo che votò la sua vita alla scoperta delle sorgenti del Nilo. L'allestimento segue un percorso che porta a rivivere alcuni dei momenti più interessanti della vita di Miani. Documenti, carte geografiche, reperti storici e opere d’arte simbolo dell’orientalismo in un’immersione in terre lontane e imprese compiute da un uomo determinato e coraggioso.  

A raccontare Giovanni Miani, la voce dell’attore polesano Natalino Balasso, scelto dal curatore della mostra Marco Varotto. Balasso, con la regia di Marco Segato, ha registrato una serie di interventi che narrano alcuni momenti ed aspetti della vita dell’esploratore rodigino. L’ambientazione scelta per effettuare le riprese è il Museo di Geografia dell’Università di Padova, accanto a globi terraquei, libri di esploratori e carte geografiche. Il progetto espositivo ha lo scopo di evidenziare la sua missione di geografo ed esploratore. Vuole infatti dare importanza all’attenzione e al rispetto con cui lo stesso Miani indagava i territori che via via andava scoprendo, terre in cui un uomo bianco non era mai stato visto, e il suo comparire diventa causa di curiosità e stupore.

Nato a Rovigo orfano di padre, dopo un’infanzia travagliata, Giovanni Miani fece della sua vita un’impresa, passando alla storia come esploratore del Nilo. La mostra di Palazzo Roncale, mette in luce le vicende che hanno appassionato gli storici ma sono ancora praticamente ignote al grande pubblico. Adottato da Padre Alvise Bragadin, nobiluomo veneziano, Giovanni Miani passò da una condizione di abbandoni, miseria, difficoltà anche psicologiche a una vita agiata, entrando a far parte, anche senza alcuna investitura ufficiale, di una famiglia che aveva fatto la storia di Venezia. In questa condizione poté finalmente coltivare le sue passioni, tentando prima la strada della carriera di compositore e baritono che mai decollò.

Dopo aver frequentato i conservatori di mezza Europa, Miani parte come pedagogo per Costantinopoli per poi raggiungere l’Egitto, dove inizieranno le sue avventure come esploratore. La terra del Nilo fu da lui battuta in lungo e in largo in diverse spedizioni, alla ricerca del mitico Offir, ovvero la città, il luogo, la regione del mondo dalla quale Re Salomone riceveva, quale tributo ogni tre anni, una flotta carica d’oro, pietre preziose e legno di sandalo. Un luogo dove anche le strade si diceva fossero lastricate d’oro.

Tra storia, geografia ed etnografia, la mostra intende raccontare la vicenda di questo personaggio irrequieto e fuori dagli schemi, di indomito coraggio e volontà ferrea, amante del rischio e dell’avventura, sfortunato inseguitore di grandi ideali come di riscatto sociale.

A far rivivere l’atmosfera, i paesaggi, gli animali che Giovanni Miani incontrò nei suoi tre viaggi alla scoperta delle sorgenti del Nilo e di esplorazione dell’Africa sub equatoriale, a Palazzo Roncale saranno anche esposti gli animali e gli ambienti dipinti da Renato Casaro. Il celebre cartellonista cinematografico è l’autore, scelto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo del manifesto ufficiale della mostra “Giovanni Miani. Il Leone Bianco del Nilo”, Casaro infatti, oltre ad aver realizzato più di un migliaio di manifesti per le più grandi produzioni cinematografiche mondiali, da tempo si occupa dell’ambiente africano.  

La mostra a cura di Mauro Varotto, da un progetto di Sergio Campagnolo è promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e prodotta da Arcadia Arte: è aperta a Palazzo Roncale tutti i giorni fino al 26 giugno 2022, ingresso gratuito.