Porto Viro, in teatro studenti a spasso nel tempo

Ha debuttato lo spettacolo frutto di un laboratorio teatrale realizzato grazie al 'bando scuola' promosso da Fondazione Banca del Monte di Rovigo

Gli studenti dell'Enaip di Porto Viro coinvolti nello spettacolo

Gli studenti dell'Enaip di Porto Viro coinvolti nello spettacolo

Porto Viro, 31 maggio 2023 – Hanno svolto da inizio anno 50 ore di laboratorio teatrale integrato con attività di pittura, sartoria, trucco e acconciatura, fuori dall’orario scolastico e districandosi tra compiti e l’impegno dei tirocini in azienda. Sono i 30 studenti di Enaip Veneto di Porto Viro che nei giorni scorsi hanno debuttato con lo spettacolo ‘A spasso nel tempo’, risultato di un percorso che li ha coinvolti per cinque mesi, sotto la guida di formatori esperti e docenti Enaip. Ad ospitare l’esibizione il teatro del centro San Giusto attiguo alla scuola, che ha aperto le porte ai compagni, le famiglie, la cittadinanza. ‘A spasso nel tempo’ ha visto salire sul palcoscenico cantanti, ballerini, attori e musicisti, con una scaletta davvero fitta di performance che ha ripercorso la storia della musica dagli anni ’90 ad oggi.

Approfondisci:

Rovigo dedica giornata a Gino Piva, giornalista errante

Rovigo dedica giornata a Gino Piva, giornalista errante

Il bando e il progetto teatrale

Tutto è stato reso possibile dal progetto 'Teatro d’Arte aperto a tutti', tra i vincitori del 'bando aperto scuola” promosso da Fondazione Banca del Monte di Rovigo a sostegno dell’attività didattica delle scuole del territorio provinciale, che da anni l’ente rodigino affianca per valorizzarne il ruolo educativo e formativo. Aggiudicatisi il contributo della Fondazione, gli studenti di Enaip Veneto di Porto Viro a gennaio 2023 hanno così potuto dare il via agli step di elaborazione del loro spettacolo.  Si sono dunque messi alla prova nella costruzione a 360° di un progetto teatrale, comprendendo l’importanza dei vari ruoli e delle diverse professionalità dalla recitazione alla scenografia, dai costumi e alle acconciature, fino allo studio delle luci e alla cura dei suoni.

La “scuola del fare”

Ad assistere alla “prima” tra il pubblico anche Giorgio Lazzarini, presidente della Fondazione Banca del Monte di Rovigo: "La nostra Fondazione è sempre attenta al mondo della scuola e a valorizzare i giovani e i loro talenti. Attraverso il contributo a progetti innovativi e creativi ci auguriamo di offrire opportunità formative e di ricerca, anche di sé stessi, agli studenti – sottolinea Lazzarini –. Quanto realizzato dai giovani di Enaip Veneto va proprio in questa direzione: il teatro è uno strumento utile per stare insieme e allo stesso tempo per avvicinare i ragazzi ad arti manuali e a nuovi linguaggi per manifestare le proprie emozioni e conoscere gli altri. L’arte e in questo caso il palcoscenico liberano ciò che di potenziale c’è in ognuno, facendoli diventare più consapevoli delle loro attitudini. Si spera siano così incoraggiati a individuare il loro percorso professionale e il loro posto nel mondo”.

Parole di orgoglio e soddisfazione anche da parte di Sandro Dal Piano, direttore della comunicazione di Enaip Veneto: “Per noi questo progetto è la conferma di quanto siano fondamentali le sinergie con gli attori del territorio, e ancora una volta è il riconoscimento di quanto la formazione professionale, la “scuola del fare”, sia per le nostre ragazze e i nostri ragazzi uno spazio sicuro e inclusivo, dove crescere non solo come professionisti ma anche come persone".

Alessandra Sguotti, responsabile del centro Enaip di Porto Viro aggiunge: "Attraverso strumenti e tecniche della pratica teatrale, l’esperienza è servita a riattivare i tessuti relazionali e ricostruire dinamiche sociali importanti che negli ultimi anni a causa della pandemia si erano un po’ persi. I ragazzi si sono confrontati e hanno lavorato insieme non solo mettendosi alla prova nelle diverse attività funzionali alla realizzazione dello spettacolo, ma anche, cosa più importante, hanno condiviso e dato voce ai propri pensieri, alle emozioni e alle loro storie”.