Rovigo, "scuola, la grande incertezza"

Dagli spazi alla mancanza di personale, sindaci e assessori alle prese con l’incertezza in vista del primo giorno di lezione

 Luigia Modonesi, assessore del Comune di Fiesso Umbertiano

Luigia Modonesi, assessore del Comune di Fiesso Umbertiano

Rovigo, 17 agosto 2020 - Il conto alla rovescia è formalmente iniziato, i diversi Istituti scolastici si preparano a riaprire le porte agli studenti. "L’incertezza, rispetto a tante situazioni, regna sovrana", dice Luigia Modonesi, assessore a Fiesso Umbertiano. L’ultima indicazione, in ordine di tempo, riguarda il minutaggio dei tragitti consentiti agli scuolabus. il tempo massimo di percorribilità per gli scuolabus di 15 minuti potrebbe creare più di un problema in paesi con territori estesi ma anche agli istituti scolastici che ospitano studenti provenienti da comuni diversi. Lorenza Bordin, assessore alla scuola del Comune di Occhiobello, esprime tutta la sua preoccupazione: "Non abbiamo ancora approfondito il problema ma così, a caldo, mi sembra una richiesta che rasenta l’impossibile. I tempi, soprattutto per i bambini più piccoli, sono giocoforza dilatati e spesso non è possibile accelerare più di tanto le operazioni. Mi auguro che le indicazioni saranno filtrate e calibrate a seconda dei fruitori del servizio, dell’estensione dei comuni e delle distanze da percorrere".

A scanso di equivoci e allo scopo di abbassare l’asticella del rischio, a Occhiobello l’amministrazione in collaborazione con l’Istituto comprensivo ha avviato il ‘Progetto Pedibus’. "Non riusciremo a risolvere il problema, lo scuolabus continuerà a fornire il servizio, ma almeno potremo gestire con più clama l’accesso alle scuole", dice ancora. Invece, per quanto riguarda l’organizzazione in generale, Occhiobello e Santa Maria Maddalena sono pronte all’inizio delle lezioni: "Sì, tutto il resto è praticamente a posto. Abbiamo eseguito qualche lavoro nelle scuole in via Bassa e in via King, siamo riusciti ad ampliare diverse aule, abbiamo sdoppiato classi trovando la quadra rispetto alle tante problematiche che questa pandemia ci ha messo di fronte. L’organico è al completo, anche in questo senso siamo tranquilli, però, manca ancora un mese. Sono preoccupata, mi auguro che il virus non acceleri e si riesca a iniziare e terminare l’anno scolastico con lezioni frontali. Siamo pronti alle lezioni a distanza, l’abbiamo fatto e se necessario lo rifaremo, ma come amministratore, e soprattutto nella mia qualità di docente, non me lo auguro".

Gaiba invece sembra un’isola felice, sia perché il numero degli alunni in rapporto agli spazi dedicati consente il distanziamento senza prendere particolari provvedimenti, sia perché il Comune ha da tempo avviato procedure finalizzate ad affrontare eventuali problemi. Nicola Zanca è mediamente tranquillo: "Abbiamo ad oggi 27 bambini iscritti e potenzialmente possiamo arrivare a 54 senza problemi. Riusciremo a rispettare la regola del 4X4 e potremmo farlo anche nel caso gli studenti da qui a settembre dovessero raddoppiare. Il trasporto, fino a questo momento, è garantito con l’utilizzo della mascherina con i bus a pieno carico e credo potremo iniziare le lezioni senza chiedere nessuna deroga alle indicazioni ministeriali". Quello che più preoccupa Zanca è la possibile recrudescenza del virus: "Sono un po’ preoccupato, i numeri e gli atteggiamenti delle persone non mi fanno dormire sonni troppo tranquilli. Vedremo, mi auguro riusciremo ad affrontare senza grossi problemi i prossimi mesi ma in realtà l’aumento dei contagi è un segnale molto preoccupante".