L’anima green di Illumia: "Clienti in aumento. Maxi-piano industriale per il fotovoltaico"

Presenza sul territorio, ambizione per il futuro e professionalità in campo energetico.

Illumia fa il bilancio di un anno ricco di soddisfazione e di progetti portati a termine.

Un operato che, con soddisfazione, ha superato di gran lunga le aspettative.

Presidente Marco Bernardi, è contento?

"Abbiamo attraversato situazioni sfidanti negli ultimi anni nel mondo dell’energia, dal Covid alla crisi energetica del 2022. Ma le criticità dell’anno appena concluso, come l’inflazione e l’alluvione, sono state più affrontabili rispetto a ciò con cui ci siamo dovuti confrontare nel passato".

Insomma, pare ci siano le basi per un 2024 estramente interessante...

"Abbiamo chiuso l’anno con risultati molto positivi: il 2023 segna un aumento importante di marginalità e siamo riusciti a realizzare anche più obiettivi rispetto a quelli prefissati, sia in termini di clienti, per cui cresceremo ancora dal punto di vista organico, sia per la crescita straordinaria. Una situazione che immaginiamo ci porti nel 2024 a circa un milione di clienti".

A quali progetti state lavorando?

"Abbiamo un piano industriale ricco di progetti, a partire dalla messa a terra di una pipeline di progetti fotovoltaici, che traguarda i 100 Megawatt. E dopo appena un anno stiamo già negoziando progetti per 50 Megawatt, quindi siamo vicini a raggiungere l’obiettivo. Guardiamo con orgoglio anche al contributo positivo di tutte le altre società del gruppo: E-Wide la nostra ESCO, Wekiwi, la nostra web company, ed Energy Up, il nostro brand dedicato ai condomini".

Insomma, le soddisfazioni non mancano...

"Nel 2023, siamo stati premiati da Deloitte come Best Managed Company tra le aziende italiane meglio gestite. Un riconoscimento a tutti i manager della società, a cui viene certificato un attestato di stima esterno, che è fonte di grande soddisfazione".

Il vostro lavoro si ’miscela’ con il territorio.

"Nasciamo sotto le Due Torri, la nostra anima è bolognese. Non si tratta quindi di una restituzione data al territorio che ci ospita, ma di un ’paradigma di contribuzione’: alla bellezza di Bologna vogliamo dare il nostro apporto fattivamente, in maniera proattiva".

Come ci riuscite?

"Abbiamo iniziato circa dieci anni fa, quando mio padre ha creato l’Associazione culturale ‘Incontri esistenziali’, che è molto attiva: manteniamo un ritmo elevato, con una presenza media di 200 persone ad incontro. Questo ci ha permesso di essere conosciuti sul territorio, accanto ad alcune iniziative che vorremmo diventassero una tradizione annuale, donando alla città in occasione del Natale qualcosa di bello. Nel 2022 abbiamo offerto a cinquemila persone un concerto diretto dal Maestro Muti, mentre nel 2023 abbiamo creato uno spettacolo con i droni, che ha visto la partecipazione di più di 30 mila spettatori. Siamo contenti di contribuire alla bellezza che già Bologna incarna. E poi c’è quello che facciamo nel nostro settore di competenza".

Cioè?

"Parliamo del mondo dell’Energia, quello legato alle comunità energetiche e alla produzione di energia solare. Siamo partiti con un impianto costruito sul tetto della nostra sede, che ci auguriamo diventi fulcro di una futura comunità energetica in Bolognina, e poi stiamo progettando impianti sul territorio".