MARIATERESA MASTROMARINO
Economia

L’attenzione per i più piccoli. Asili nido, aree gioco e pediatri. Così la città è a misura di bimbo

Due Torri al diciottesimo posto per la qualità della vita delle donne, al trentesimo per gli anziani. Dalle app ai social media, medaglia di bronzo per la digitalizzazione della pubblica amministrazione.

L’attenzione per i più piccoli. Asili nido, aree gioco e pediatri. Così la città è a misura di bimbo

L’attenzione per i più piccoli. Asili nido, aree gioco e pediatri. Così la città è a misura di bimbo

Bologna è seconda nella classifica generale del Sole per la qualità della vita. Ancora una volta, la città dei Portici Unesco si siede sul podio, guadagnando la medaglia d’argento, preceduta da Udine che guida la graduatoria.

Dopo aver snocciolato i dati delle prime tre tappe, passiamo ora ad analizzare la quarta sfida che ha come obiettivi ‘ambiente e servizi’.

Una competizione che, nella scorsa edizione della graduatoria, ha riservato alle Due Torri ’solo’ il tredicesimo posto con ampi margini di miglioramento. E così è stato, perché quest’anno Bologna scala la classifica di tappa, arrivando ottava, accumulando ben 586,8 punti.

Ottava per un soffio, visto che Cremona, arrivata settima, ne ha 590,3.

L’obiettivo, però, è quello di migliorare ulteriormente gli indicatori che generano questa classifica di tappa, come la qualità della vita dei bambini, i progetti Pnrr, l’ecosistema urbano e l’energia elettrica da fonti rinnovabili.

Sono ancora tante, infatti, le sfide da affrontare. Bologna, nel complesso, è riuscita a mantenere buoni risultati. È il caso, per esempio, del pacchetto del tasso di motorizzazione: in questa mini-classifica, Bologna si posiziona quarta, a pari merito con La Spezia. Entrambe hanno, infatti, conquistato 756,8 punti. Nel dettaglio, sono 53 le auto in circolazione ogni cento abitanti a Bologna. Risultato più che discreto, dal momento che la media è di 66,6 automobili.

Ai parametri tradizionali della competizione, quest’anno, se ne sono aggiunti di nuovi, come, per esempio, la qualità della vita delle donne, che si affianca agli indicatori che si occupano della stessa rivelazione tra giovani e anziani.

Per quanto riguarda le donne, considerando dodici parametri (nei quali amministratrici donne, occupazione, speranza di vita, stem, violenze e sport), Bologna arriva diciottesima. Un punto di partenza che ci fa rientrare nella top 20, ma che deve essere un monito per scalare la classifica, arrivando in cima. Dalla città più progressista di Italia è ciò che ci si aspetta.

Riflettori sugli anziani, dove le Due Torri riescono ad arrivare trentesime. Tra i parametri, orti urbani, biblioteche, farmaci e infermieri. Ottimo traguardo, invece, per la qualità della vita dei bambini, dove ci aggrappiamo al quinto posto, grazie ad alcuni parametri come asili nido, aree giochi, pediatri, scuole accessibili. Un buon sistema di welfare è la chiave di determinati traguardi, insomma. Passiamo ora all’analisi di un altro indicatore, cioè quello dei ’Comuni aperti’. Per questa inchiesta, tra i diciassette parametri troviamo social media, open data, portali cartografici aperti e app municipali. Tutte caratteristiche che la città delle Due Torri possiede e fa funzionare discretamente bene. Non a caso, infatti, in questa classifica otteniamo la medaglia di bronzo, preceduti solo da Torino, seconda, e Firenze, risultata prima.