Rifiuti, il circolo virtuoso La ‘Carta Smeraldo’ tra i punti di forza della differenziata

L’introduzione del nuovo sistema di raccolta ha portato alla svolta. Pulizia extra nelle aree critiche e punti di raccolta dei piccoli ingombranti. tra le mosse di Amministrazione e Hera per migliorare il decoro

Rifiuti, il circolo virtuoso  La ‘Carta Smeraldo’  tra i punti di forza  della differenziata

Rifiuti, il circolo virtuoso La ‘Carta Smeraldo’ tra i punti di forza della differenziata

di Mariateresa Mastromarino

Bologna è ambientalista. E a dimostrarlo, ci sono i numerosi progetti e i piani ambiziosi della Giunta comunale, sempre più attenta alle politiche green e al futuro del pianeta. La decarbonizzazione dei trasporti, la riqualificazione energetica, il modello ‘Città 30’ e una massiccia presenza di piste ciclabili in città, per esempio, sono solo la punta di un iceberg che vede, inoltre, le Due Torri all’interno del percorso continentale della Commissione Europea, con la firma del ‘Climate city contract’, per raggiungere la neutralità climatica entro il 2030.

Ma per conseguire grandi risultati, come la transizione ecologica, è necessario un cambiamento comportamentale da parte dei cittadini, proponendo, tra le varie campagne di sensibilizzazione al tema, anche percorsi di educazione ambientale. E per rendere possibile tutto ciò, bisogna partire dalla modifica dei piccoli e grandi gesti quotidiani e abituali dei bolognesi, come per esempio quello di gettare la spazzatura seguendo correttamente la raccolta differenziata. Per una città sempre più attenta al green, infatti, è indispensabile seguire un giusto protocollo di differenziazione dei rifiuti su tutto il suolo cittadino, ed è altrettanto importante ridurre del più possibile la produzione di rifiuti.

E in questo campo, come mostrano i dati del 2020, si sono compiuti tanti passi avanti, che hanno permesso alla nostra città di essere al quinto posto per percentuale di raccolta differenziata tra le principali città metropolitane e quelle italiane. Analizzando i dati, infatti, nell’anno 2020 è notevolmente calata la produzione complessiva di rifiuti urbani nelle aree metropolitane, caratterizzando l’intero panorama nazionale: si contano precisamente 573.831 tonnellate, con un calo del 4,8% rispetto al 2019; nel settore specifico del comune di Bologna, invece, la diminuzione della produzione dei rifiuti sfiora il 7,6%, contando 209mila tonnellate. E andando avanti di un anno, nel 2021, la produzione totale di rifiuti solidi urbani è diminuita ancora in maniera esponenziale, arrivando a un totale di circa 205 mila tonnellate.

Numeri importanti, dunque, che vedono e simboleggiano un concreto impegno per la salvaguardia dell’ambiente e per la salute dei cittadini, che sono i primi attori di questo miglioramento.

I traguardi metropolitani e comunali, perciò, sono il riflesso delle azioni dei cittadini, e sono caratterizzati dall’aumento della percentuale di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti: 66,3% sul suolo della città metropolitana; 55,5%, invece, nelle zone del comune.

Confrontando l’analisi del 2019, quindi, che vede la raccolta differenziata al 54,2%, si nota un leggero ma significativo aumento.

Le principali frazioni merceologiche differenziate sono la carta e il cartone, che raggiungono il 27,5%, seguito dal settore dei rifiuti organici al 22,3%. Il multimateriale è al 15,7%, mentre le materie plastiche sono al 9%. Andando nello specifico, se si guardano i dati dell’analisi del 2021, si nota che lo smaltimento di carta e cartone va per la maggiore: delle 205 mila tonnellate di rifiuti prodotti, infatti, 28.309 tonnellate sono materiali di carta.

È significativo, inoltre, anche il numero ricoperto dai rifiuti organici, circa 28 mila. Lo smaltimento delle materie plastiche, invece, tocca un numero pari a 11.819 tonnellate, mentre i metalli, incluso l’alluminio, sono 982. Alcune note interessanti, infine, sono i rifiuti tessili (1.524 tonnellate), e il vetro (123). Ma i traguardi del 2020, probabilmente, non sarebbero stati raggiunti senza l’introduzione dei nuovi cassonetti, utilizzabili solo con la Carta Smeraldo: un sistema per la raccolta indifferenziata, che incentiva i cittadini a seguire la raccolta differenziata, e promuove una gestione più consapevole dei rifiuti. La distribuzione della tessera dotata di chip nelle case e nelle attività dei bolognesi è iniziata nel 2019, inizialmente nel quartiere Savena, e, successivamente, nel centro storico, coinvolgendo la zona Porto del quartiere Porto-Saragozza e la zona San Vitale del quartiere Santo Stefano.

E con il tempo, il nuovo servizio di raccolta dei rifiuti non differenziabili, che sostituisce la raccolta porta a porta dell’indifferenziato, ha fatto capolino, via via, nell’intera città, coinvolgendo anche le altre zone, come il quartiere San Donato-San Vitale. È stata poi la volta, nell’anno appena trascorso, del Navile e, per ultimo, i cassonetti sono arrivati anche nel quartiere di Borgo Panigale-Reno. Con l’arrivo dei cassonetti realizzati da Hera, inoltre, il Comune fornisce ai cittadini altri due servizi utili per contrastare l’abbandono dei rifiuti, sanzionabile per legge e degradante per l’ambiente circostante. Il primo riguarda la raccolta di piccoli ingombranti e piccole apparecchiature elettriche ed elettroniche, che possono essere portati e consegnati in alcuni punti dedicati; il secondo servizio, invece, come succede al quartiere Savena, offre una pulizia extra: un passaggio in più alla settimana per garantire il decoro delle aree attorno ai cassonetti.