La rottamazione è lo smaltimento regolamentato delle parti di un'auto
Con il varo degli incentivi statali per l’acquisto di vetture elettriche, ibride o a benzina con basse emissioni, sono tornati anche i bonus per la rottamazione della propria auto, dove per rottamazione si intende lo smaltimento (regolamentato) delle materie plastiche, metalliche, elettriche e in vetro della vecchia auto in favore di una nuova e meno inquinante.
Il nuovo regolamento prevede degli incentivi con rottamazione di vecchie auto di classe di emissione inferiore all’Euro 5. L’auto che viene demolita deve essere intestata allo stesso acquirente di quella nuova oppure a un suo familiare convivente da almeno 12 mesi: quest’ultimo deve obbligatoriamente risultare nello Stato di Famiglia. La rottamazione è obbligatoria solo per l’acquisto di auto ibride o benzina/gasolio con emissioni di CO2 da 61 e 135 g/km. Il limite di prezzo cambia naturalmente a seconda della classe di emissioni, e non comprende l’IPT (Imposta Provinciale di Trascrizione), né il contributo PFU (Pneumatici Fuori Uso). Questa limitazione relativa al prezzo è stata pensata per scoraggiare l'acquisto di vetture di lusso da parte di persone dalle elevate possibilità economiche che possono certamente permettersi l'acquisto di un’auto premium a prescindere dall’incentivo statale.
Ecco quindi le tre categorie di riferimento utili a capire come comportarsi con un’eventuale rottamazione. Prima classe: auto con emissioni di CO2 da 0-20 g/km (si tratta delle auto 100% elettriche); il bonus è di 5.000 euro con rottamazione e di 3.000 euro senza. Seconda classe: auto con emissioni di CO2 da 21-60 g/km (i modelli ibridi plug-in); il bonus è di 4.000 euro con rottamazione e di 2.000 euro senza. Terza classe: auto con emissioni di CO2 da 61-135 g/km (full hybrid, mild hybrid, benzina, Diesel, GPL e metano); il bonus vale solo in caso di demolizione della vecchia auto, quindi non sono previsti incentivi senza rottamazione. In questo caso il bonus è di 2.000 euro.