Modena, stagione al top fra lirica e concerti

Sul palcoscenico del Teatro Comunale ‘Pavarotti-Freni’ grandi voci, interpreti e orchestre del panorama internazionale

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La stagione lirica del Teatro Comunale di Modena presenta nove titoli: dal grande repertorio all’opera contemporanea, dal barocco all’opera per ragazzi. Il cartellone concertistico prevede tredici appuntamenti, con grandi interpreti e orchestre dal panorama internazionale.

LA LIRICA

La stagione si apre il 7 ottobre (replica il 9) con Mefistofele, capolavoro di Arrigo Boito rappresentato a Modena l’ultima volta nel 1956. È una nuova produzione curata dal Teatro di Modena in coproduzione con Piacenza. La regia di Enrico Stinchelli conserva l’ambientazione originale del libretto; direzione musicale di Francesco Pasqualetti.

Il 28, 29 e 30 ottobre Madama Butterfly di Giacomo Puccini prosegue il ciclo dei titoli interpretati da Luciano Pavarotti in ordine di debutto. Lo spettacolo, diretto da Aldo Sisillo, riprende un allestimento di successo curato da Stefano Monti nel 1993, tornato in scena a Modena nel 2003 e in numerose occasioni internazionali.

L’11 e 13 novembre è la volta del Tannhäuser di Richard Wagner, rappresentato a Modena solo una volta, nel 1903, e che si vedrà in un nuovo spettacolo frutto di una coproduzione originale curata da OH di Heidenheim, uno dei maggiori festival tedeschi. Lo spettacolo è diretto da Marcus Bosch, per la regia di Georg Schmiedleitner.

Il 22 novembre va in scena (in una recita per le scuole preceduta da due incontri riservati agli insegnanti), La Cenerentola di Gioachino Rossini in una nuova produzione del ciclo ‘Opera domani’ di AsLiCo, la maggiore istituzione per la proposta lirica per le scuole, in coproduzione con Théâtre des Champs-Elysées di Parigi e Opéra de Rouen.

Il 3 e 4 dicembre, prima assoluta di Profezia, cantata scenica liberamente ispirata a una poesia di Pier Paolo Pasolini su libretto di Sandro Cappelletto e musica composta da Matteo D’Amico insieme a Enzo e Lorenzo Mancuso. Cantanti, compositori e polistrumentisti italiani, i fratelli Mancuso sono riconosciuti a livello mondiale per il recupero di materiali e moduli esecutivi della tradizione popolare siciliana.

Venerdì 16 dicembre alle 20, preceduto da una recita mattutina riservata alle scuole, va in scena Il Libro della Giungla con musica di Giovanni Sollima su libretto di Pier Francesco Maestrini tratto dal famosissimo libro per ragazzi di Rudyard Kipling. La nuova opera è prodotta dal Teatro Regio di Parma in coproduzione con i teatri di Kiel, Lubecca, Novara, Modena e Reggio Emilia.

Pelléas et Mélisande, capolavoro di Claude Debussy e fra i titoli più importanti del 900 (a Modena l’ultima volta nel 1982), si vedrà il 20 e 22 gennaio in un allestimento nato al Teatro Regio di Parma in coproduzione con Modena e Piacenza. Lo spettacolo è curato nella parte visiva dal team creativo franco-canadese Barbe & Doucet per la direzione musicale di Marco Angius, direttore di riferimento internazionale per il contemporaneo.

Il Tamerlano di Vivaldi, in una nuova edizione curata da Ottavio Dantone per l’Accademia Bizantina (su disco per l’etichetta Naïve), va in scena con regia, scene e costumi di Stefano Monti il 3 e il 5 febbraio in un nuovo spettacolo coprodotto dai teatri di Ravenna, Piacenza, Reggio Emilia, Modena e Lucca. Secondo la prassi in uso nella prima metà del Settecento, l’opera è nella forma di un ‘pasticcio’ che Vivaldi aveva realizzato scrivendo brani originali e altri provenienti da opere proprie o da altri autori sul canovaccio di un soggetto storico noto al pubblico.

Il cartellone si conclude il 3 e 5 marzo con Un Ballo in Maschera di Giuseppe Verdi presentato in uno degli allestimenti più apprezzati del Regio di Parma. Lo spettacolo, diretto da Fabrizio Maria Carminati, è curato nella parte visiva dal regista veneziano Massimo Gasparon.

I CONCERTI

Il 18 ottobre il gruppo da camera formato da Pierpaolo Maurizzi, Ivan Rabaglia, Danusha Waskiewicz, Yves Savary e Riccardo Donati, esegue il Quintetto La Trota di Franz Schubert e il Quartetto in sol minore K478 di Wolfgang Amadeus Mozart.

Il 5 novembre si festeggia il 75° compleanno di Salvatore Sciarrino, il più celebre compositore italiano vivente, con un omaggio del Quartetto Prometeo. In programma, trasposizioni dalle sonate di Domenico Scarlatti accanto al Quartetto in fa maggiore di Maurice Ravel.

Il 12 dicembre, appuntamento con la Filarmonica del Teatro che esegue capolavori del repertorio russo: Nelle steppe dell‘Asia centrale di Aleksandr Borodin, il Secondo Concerto per violino di Prokof‘ev, e dell’Ottava Sinfonia di Dvorák diretti da Joel Sandelson; violino solista Nikita Boriso-Glebsky. Il 21 gennaio, consueto appuntamento con il Concerto della Memoria e del Dialogo curato dagli Amici della Musica e dedicato a Boris Pahor, scrittore di origini slovene sopravvissuto allo sterminio nazista e scomparso lo scorso maggio.

La Filarmonica Arturo Toscanini sarà a Modena in due occasioni, il 27 gennaio e il 1° aprile. Il primo appuntamento, diretto da Stanislav Kochanovsky con il violinista Valeriy Sokolov, sarà dedicato alla musica russa di tradizione romantica, con il Concerto in re maggiore per violino e orchestra di Pëtr Il’ič Čajkovskij e le Danze sinfoniche op. 45 di Sergej Rachmaninov. Il 1° aprile (fuori abbonamento), l’Orchestra, diretta da Alpesh Chauhan, eseguirà la Rapsodia ebraica per violoncello e orchestra (solista Pablo Ferrández) e la Symphonie fantastique di Hector Berlioz insieme a una novità del compositore Fabio Massimo Capogrosso dal titolo Città Nascoste. La Female Symphonic Orchestra, progetto austriaco di sole donne diretto da Silvia Spinnato, eseguirà la Serenata op. 16 n. 2 in la maggiore di Johannes Brahms e due opere di Emilie Mayer (1812-1883): Faust Ouvertüre e la Sinfonia n. 1 in do minore.

Grigory Sokolov, fra i più grandi pianisti viventi, è a Modena il 14 febbraio per un concerto solistico. Nel 1966, a soli13 anni, è diventato il più giovane musicista a vincere il Primo Premio al Concorso internazionale Čajkovskij di Mosca. In carriera si è esibito con le più prestigiose orchestre prima di decidere di dedicarsi esclusivamente al recital per pianoforte solo.

La Passione secondo Matteo di Johann Sebastian Bach, uno dei massimi capolavori del repertorio, si ascolterà il 26 marzo nell’esecuzione di uno dei più importanti complessi europei specializzati nella musica barocca: la Stuttgart Barockorchester und Kammerchor. I suoi musicisti, guidati da Frieder Bernius, sono a partire dagli anni 80 tra i principali rappresentanti della pratica esecutiva storica su strumenti originali.

Il 5 aprile si ascolteranno l’Estonian Philharmonic Chamber Choir e la Tallin Chamber Orchestra in un concerto dedicato alla musica di Arvo Pärt, compositore estone la cui musica è apprezzata per la dimensione spirituale, la semplicità dell’ascolto e la trasparenza emotiva.

La stagione si concluderà il 19 aprile con la Camerata Salzburg, una delle più prestigiose orchestre da camera, a fianco della violinista Janine Jansen per un programma tutto mozartiano. Violinista fra le più affermate, Jansen è stata Perspectives Artist alla Carnegie Hall di New York e ha tenuto tour con la Royal Concertgebouw Orchestra, la London Symphony Orchestra oltre a impegni con la Filarmonica di Berlino, la Filarmonica di Monaco e la Staatskapelle Dresden.