"Anche il 2022 avrà criticità"

Presentata la ricerca Top 500 curata da PwC e Università

Migration

E’ ritornato in presenza il convegno di presentazione di Top 500 Bologna, la ricerca che mette nero su bianco i bilanci delle principali aziende della provincia di Bologna. Un appuntamento, giunto all’undicesima edizione, che attraverso una dettagliata sintesi fotografa la imprese del territorio. E volge lo sguardo al futuro, ma anche a ciò che si è già seminato. Questo perché, per ottimizzare le scelte del domani e prevedere gli sviluppi futuri, rimane fondamentale fare i conti con gli scenari presenti. Così come Top 500 insegna: "Quando lo scorso anno presentammo i bilanci del 2019 la sensazione che emergeva era ‘frizzante’. Eravamo ancora in pandemia, è vero, ma era iniziata la campagna vaccinale e il 2021 si presentava con dati positivi, ed un’inflazione a fine marzo che non raggiugneva l’1%. Vivevamo in un’ottica di ripresa e resilienza, che doveva rendere meno aspro il ‘cigno nero’ che da anni stava minando tutto il mondo, cioè i danni legati al clima. E ci attendevamo che il Covid e l’ambiente avrebbero portato a ridurre gli effetti negativi del secolo scorso in termini di disuguaglianza – afferma Antonio Matacena, professore ordinario dell’Università di Bologna e direttore Ricerca Top 500 -. Invece, con Top 500 quest’anno capiamo come il contesto sia ulteriormente cambiato. Questo perché si aggiunge il ‘cigno nero’ della guerra: dobbiamo riflettere sul qui e ora. È vero, la pandemia viene adesso archiviata ma ha lasciato molti solchi nel dibattito no - pro vax e non è stata affrontata nei paesi più poveri. E quindi si sono amplificate ulteriormente le disuguaglianze".

Il convegno di presentazione di Top Bologna – curato come sempre da PwC Italia e dall’Università di Bologna, in collaborazione col Resto del Carlino, Confindustria Emilia, Ordine dei Dottori commercialisti e degli esperti contabili di Bologna – si è tenuto ieri a Bologna nella sede degli industriali. "Ci si rende ora sempre più conto dell’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia, così come delle loro conseguenze. Oggi (ieri, ndr) parliamo degli esiti delle imprese bolognesi del 2020, sapendo già, allo stesso tempo, come quelli riguardanti il 2021 non saranno compatibili con quelli dell’anno prima perché subiranno un doppio crash - aggiunge Matacena - Seppur la speranza rimanga quella di essere smentiti dalle nostre imprese campionate".

Come evidenzia l’analisi del professore ordinario di economia dell’Università di Bologna, Marco Maria Mattei, "nel 2020 cala significativamente il fatturato aggregato delle Top 500, ma aumentano gli attivi investiti, in parte per le rivalutazioni. Calano utili e marginalità, ma meno di quanto temuto considerato l’andamento del Pil italiano - spiega - Aumentano lievemente gli occupati mentre il rischio finanziario è sotto controllo". In un’occasione ad hoc per riuscire ad ampliare gli orizzonti e cercare di analizzare l’oggi al fine di ottenere gli strumenti utili per affrontare il domani, in Top 500 gli interventi prendono in analisi dati anche in previsione del futuro. Uno scenario che potrebbe dover incassare ulteriori colpi, ma su cui rimane imprescindibili provare a far chiarezza già fin da ora. "Ci aspettiamo risultati migliori in termini di marginalità e fatturato - continua - Ma la situazione del 2022 sarà critica, perché sebbene le previsioni del Pil rimangano comunque positive rispetto alla crescita tipicamente scarsa del nostro paese, i problemi saranno legati maggiormente alla marginalità". Così, sullo scenario si iniziano a mettere in campo alcune previsioni, seppur non ci possano essere ancora certezze.

L’inserto è allegato oggi gratuitamente con il Resto del Carlino in edicola.

Giorgia De Cupertinis