Avanti con la sostenibilità "Una spinta alle aziende"

Ermocida, partner di PwC: "E’ sempre più centrale negli investimenti. Sono i giovani ad avere più attenzione per corporate responsibility e trasparenza". .

Avanti con la sostenibilità  "Una spinta alle aziende"

Avanti con la sostenibilità "Una spinta alle aziende"

La spinta verso la sostenibilità, ambientale e sociale, arriva sia dal mercato che dalle istituzioni. Secondo un sondaggio di PwC, il 73% degli imprenditori italiani ha completato o sta completando strategie per la riduzione delle emissioni dell’azienda.

Giuseppe Ermocida, Partner PwC Italia, Audit, perché la sostenibilità è in cima alle agende dei Ceo italiani?

"Se un tempo l’attenzione verteva principalmente su tematiche di sostenibilità ambientale, la dimensione della people sustainability - ovvero l’impatto che le aziende hanno su dipendenti e lavoratori della value-chain, clienti e comunità - è diventata sempre più centrale sia per incontrare la prospettiva degli investitori che per attrarre e trattenere giovani talenti e migliorare la performance aziendale. La spinta verso la sostenibilità che le aziende percepiscono da parte dei consumatori è molto forte e sono soprattutto le generazioni più giovani ad avere più attenzione per i temi di corporate responsibility e di trasparenza".

Cosa chiede l’Europa?

"I fattori di sostenibilità hanno assunto importanza sia nella fase di selezione degli investimenti che in quella di valutazione dei risultati, e ciò ha reso necessario fornire una definizione chiara di investimento sostenibile e dei parametri ESG per aumentare la trasparenza e indirizzare gli investimenti laddove necessario. A tal fine, la Commissione Europea ha pubblicato il ‘regolamento tassonomia dell’UE per la finanza sostenibile’, in vigore da luglio 2020, che fornisce un sistema di classificazione delle attività economiche ecosostenibili. Infine, il 5 gennaio è entrata in vigore la direttiva europea Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) volta a garantire un’informazione adeguata sui temi legati alla sostenibilità".

Cosa prevede?

"Ha stabilito i nuovi standard per la reportistica ESG ed esteso l’obbligo di rendicontazione che riguarderà le imprese quotate sui mercati regolamentati Ue (ad eccezione delle microimprese quotate), le imprese di assicurazione e gli enti creditizi e tutte le grandi imprese. I tempi sono

stringenti: le imprese che erano già soggette alla vecchia direttiva (NFDR) dovranno adeguarsi ai nuovi standard nel 2025 (dichiarazioni relative al fiscal year 2024), le grandi società attualmente non soggette alla NFDR nel 2026 (rendicontazione relativa al fiscal year 2025) e PMI entro il 1º gennaio 2027".

Perché sta crescendo il numero delle Società Benefit?

"La centralità della sostenibilità per le imprese è ormai così radicata da far evolvere il concetto

stesso di azienda. Questo tipo di società nel proprio oggetto sociale include anche l’avere un

impatto positivo sull’ambiente, oltre alla ricerca del profitto; deve soggiacere inoltre ad alcuni

obblighi aggiuntivi di disclosure circa il conseguimento di risultati in ambito socio-ambientale. Oggi in Italia vi sono più di 2.000 Società Benefit".

Martino Pancari