Dati positivi, la crisi è alle spalle Fatturato a 6,3 miliardi (+16,33%) I dipendenti sono 9.574 (+4,07%)

Le buone performance ottenute dalle imprese del settore mostrano benauguranti segnali di ripresa

Dati positivi, la crisi è alle spalle  Fatturato a 6,3 miliardi (+16,33%)  I dipendenti sono 9.574 (+4,07%)

Dati positivi, la crisi è alle spalle Fatturato a 6,3 miliardi (+16,33%) I dipendenti sono 9.574 (+4,07%)

di Gian Filippo Galletti

e Luca Baccolini

Il settore dell’automotive rappresentato nelle Top500 si compone di 36 società, che generano l’8,18% del fatturato aggregato delle prime 500 aziende bolognesi, rappresentano il 9,84% degli impieghi complessivi e hanno in organico il 3,84% dei dipendenti complessivamente assunti dalle 500 più grandi imprese di Bologna e provincia.

L’industria dell’auto di Bologna e provincia, così come la maggior parte dei settori, ha attraversato un periodo di difficoltà a causa della crisi pandemica da Covid-19 e i dati lo hanno confermato.

Tuttavia, il 2021 rappresenta un anno di ripresa, in controtendenza con quanto osservato e commentato in queste righe lo scorso anno, che riporta i valori e gli andamenti in linea con quelli osservati prima del 2020.

La ripresa del trend di crescita dimensionale del settore è evidente se si osserva il fatturato aggregato delle imprese: è aumentato del 16,33% passando da 5,4 miliardi nel 2020 a 6,3 miliardi nel 2021.

L’incremento dei ricavi è stato accompagnato da un incremento del livello degli attivi complessivi delle società automotive, che sono passati da 9,1 miliardi del 2020 a 9,6 miliardi del 2021 (+5,99%). È altresì incrementato – ed è questo il dato più rilevante per il tessuto economico-sociale del nostro territorio – il personale impiegato nel settore: i dipendenti complessivamente impiegati dalle imprese del comparto sono stati pari a 9.574 unità rispetto alle 9.200 unità impiegate nello scorso esercizio (+4,07%).

Nonostante l’organico e gli investimenti siano aumentati rispetto allo scorso anno, le imprese che compongono il settore in esame risultano diminuite, passando dalle 38 società nel 2020 alle 36 nel 2021. Di queste 36 imprese, 12 svolgono attività nell’ambito della filiera di produzione mentre 24 sono aziende concessionarie.

La ripresa dei ricavi di cui abbiamo detto in precedenza ha portato con sé un incremento sia dell’EBITDA che dell’EBIT mediani, i quali sono aumentati rispettivamente del 56,12% e del 107,38%.

Allo stesso modo la redditività mediana delle vendite, misurata dal ROS, è aumentata del 0,7 punti percentuali e la redditività

mediana per gli azionisti, misurata dal ROE, ha fatto registrare un incremento di 4,4 punti, passando dal 6,05% del 2020 al 10,44% del 2021.

L’incremento della redditività ha causato una forte ripresa (+121,98%) dell’utile mediano del settore; inoltre, la maggior parte delle imprese del settore automotive ha chiuso il 2021 in utile (34 società sulle 36 società del campione) e tutte hanno chiuso con un EBITDA positivo.

Significativo è anche il dato relativo alla capacità delle imprese del settore di generare flussi di cassa dall’attività operativa, il cui valore mediano di assesta a 2,1 milioni, in aumento del 42,81% rispetto all’anno precedente, segno che non solo la capacità di produrre reddito è, come visto sopra, migliorata rispetto all’anno precedente, ma lo è stata anche quella di generare, dall’attività reddituale, flussi di cassa positivi.

In conclusione, i risultati ottenuti nel 2021 dalle imprese dell’industria automotive bolognese mostrano benauguranti segnali di ripresa del settore. Fatturato, investimenti, occupazione, redditività e flussi di cassa dell’attività operativa, tutti in crescita, inducono a ritenere che la crisi che il settore ha attraversato sia

sempre più alle spalle.

E questo consente di guardare con fiducia alla capacità delle imprese di affrontare le complesse sfide del presente e del futuro, come la scarsità di alcuni componenti, i costi crescenti delle materie prime e dell’energia e soprattutto il processo di elettrificazione.