La ‘ricetta’ di Minardi "F1 e grande sport sono leve di sviluppo per le nostre aziende"

Il presidente di Formula Imola, società che gestisce l’autodromo: "Certi eventi giovano a tutto l’indotto, lo sanno anche le istituzioni". Il circuito imolese ospita l’evento di presentazione di Top500.

La ‘ricetta’ di Minardi  "F1 e grande sport  sono leve di sviluppo  per le nostre aziende"

La ‘ricetta’ di Minardi "F1 e grande sport sono leve di sviluppo per le nostre aziende"

di Marco Principini

Il tempio dei motori diventa, almeno per un giorno, la casa delle migliori imprese del territorio. L’Autodromo internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola ospita giovedì 9 marzo l’evento di presentazione di Top 500, iniziativa editoriale de il Resto del Carlino che analizza i bilanci delle principali aziende della provincia di Bologna.

Tocca quindi a Gian Carlo Minardi – 75 anni, patron dell’omonima scuderia nata a Faenza protagonista della Formula 1 tra il 1985 e il 2005, nonché attuale presidente della società di gestione del circuito del Santerno, Formula Imola – fare gli onori di casa.

Rimarcando, da un lato, l’importanza dei motori per lo sviluppo economico del territorio; e dall’altro i benefici garantiti all’indotto dai grandi appuntamento come il Gp di F1 che "sono moltiplicatori di ricavi per le aziende".

Presidente Minardi, l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari ospita l’evento di presentazione di Top 500. E dunque si conferma sempre di più contenitore ideale per qualsiasi tipo di manifestazione: dalle gare motoristiche ai concerti, passando per le bici, il podismo e i convegni...

"La polifunzionalità dell’impianto fa parte del mandato del Consiglio di amministrazione di Formula Imola che, in questi anni, abbiamo esercitato. Stiamo crescendo mese dopo mese. E l’arrivo di questo evento di prestigio è la dimostrazione di quanto vogliamo consolidarci come contenitore ideale non solo per il motorsport".

Lei prima di essere presidente di Formula Imola è stato un imprenditore locale che ha portato il marchio della sua azienda in giro per il mondo. Che idea si è fatto del momento di difficoltà che stanno attraversando le imprese?

"Il momento è indubbiamente complicato, ma l’Italia sta reagendo meglio degli altri Paesi europei sia come Pil che come incremento di lavoro. Mi sembra che, al di là delle difficoltà, si stiano facendo le cose bene. E per quanto mi riguarda mi onoro, come ex imprenditore, quando ancora oggi sento chiamare l’AlphaTauri ‘il team di Faenza’. È un motivo di soddisfazione per l’intera Motor Valley. E probabilmente negli ultimi due anni anche le istituzioni hanno capito quanto sia importante andare a braccetto con certi eventi sportivi per quello che sono in grado di portare al territorio. Ci fossero arrivati prima tutti, oggi potremmo guardare avanti sulla base di altri risultati...".

Rincari energetici e aumento dei costi delle materie prime sono temi che hanno interessato, in questi mesi, anche l’Autodromo. Quali le criticità maggiori che avete affrontato come Formula Imola nell’ultimo anno?

"Purtroppo abbiamo dovuto combattere anche noi cercando di essere attenti ai risparmi e potenziare ancora di più le strade alternative. Per esempio, vogliamo completare quanto prima la copertura del tetto della sala stampa con il fotovoltaico in modo da essere praticamente indipendenti dal punto di vista energetico. Ma al di là della crisi, è dall’arrivo del nuovo Consiglio di amministrazione, a inizio 2021, che abbiamo subito puntato sulla variante della sostenibilità ritenendola indispensabile".

Quanto il marchio Autodromo, specialmente legato a quello della Formula 1, può aiutare le imprese del territorio che fanno export e lavorano con l’estero?

"Tanto, e spero che lo capiscano tutti. Quello di Imola è tornato a essere un nome noto in giro per il mondo. E questo è un beneficio per il territorio e per l’intera Motor Valley".

Crede che il ritorno economico garantito da un evento come il Gran premio di Formula 1 possa essere un’occasione anche per le imprese bolognesi?

"Non c’è dubbio: certi eventi sono moltiplicatori di ricavi. E stiamo lavorando per fare in modo che l’indotto tragga beneficio da tutti i grandi appuntamenti e non solo dalla Formula 1".

Una domanda sull’attività 2023 dell’Autodromo: dopo l’abbuffata di gare e concerti dello scorso anno, cosa aspettarci dalla prossima stagione?

"Sarà un anno importante e impegnativo, che arriva dopo un 2022 particolarmente intenso dal punto di vista degli appuntamenti non solo motoristici. Credo che avremo una grande stagione, sono moderatamente ottimista. E poi ci prepareremo a un 2024 ancora più ricco perché certi eventi sono ciclici e hanno bisogno di intervalli e tempistiche particolari".