Lo scenario economico italiano "Talenti e digitalizzazione: così si combatte la crisi"

Sollevanti, partner di Pwc: "Bisogna affrontare definitivamente alcune problematiche strutturali. Serve un dialogo costante con le imprese per recepire le necessità dei territori".

Lo scenario economico italiano  "Talenti e digitalizzazione:  così si combatte la crisi"

Lo scenario economico italiano "Talenti e digitalizzazione: così si combatte la crisi"

di Marco Principini

L’Italia si affaccia alle sfide e alle opportunità dell’attuale situazione economico-sociale in un contesto mutevole.

Roberto Sollevanti, partner PwC Italia, responsabile Area Centrale, quali sono le previsioni per il 2023?

"Riflettono l’impatto delle difficoltà economiche dovute alla guerra in Ucraina: secondo la Banca d’Italia, il Pil italiano dovrebbe crescere del +0,6%, mentre per la Commissione Europea la crescita dovrebbe essere del +0,3%. L’inflazione in Italia rimarrà alta, al +6,5%. Tutta l’area Euro risentirà profondamente dello scenario avverso: nel 2023 l’eurozona dovrebbe crescere solo del +0,3% e l’inflazione a livello europeo dovrebbe mantenersi sopra il 6%".

Quali le maggiori criticità?

"A prescindere dalle conseguenze economiche della guerra, l’Italia deve trovare gli strumenti per affrontare alcune problematiche strutturali che impattano negativamente sul potenziale di crescita di lungo periodo, fra cui la crisi demografica e lo scarso livello di digitalizzazione dell’economia e della società. L’Italia è sempre più un paese vecchio e spopolato, con un indice di natalità (1,25) ampiamente al di sotto della soglia naturale di sostituzione (2,1) e una popolazione anziana che è circa una volta e mezzo quella giovane. Siamo diciottesimi in Europa per livello di digitalizzazione dell’economia e della società".

Stando ai risultati della Annual Global CEO Survey di PwC, quasi il 45% dei CEO italiani pensa che la propria azienda non sarà economicamente sostenibile tra 10 anni. Perché secondo lei?

"Un’economia instabile, l’inflazione elevata e i conflitti geopolitici hanno indotto nei Ceo il livello di attenzione più alto dell’ultimo decennio. La conseguenza è una rivalutazione dei propri modelli operativi e il taglio dei costi. Tuttavia, i Ceo continuano a mettere al centro le persone nel tentativo di trattenere i talenti e mitigare il fenomeno della Great Resignation".

Qual è il ruolo di PwC?

"Dialogo costante con aziende, società civile e istituzioni al fine di recepire le necessità dei territori e contribuire nell’individuazione delle problematiche. I rischi con cui le imprese devono confrontarsi non possono essere affrontati da soli. Per mitigarli, i Ceo devono continuare a collaborare con un’ampia gamma di stakeholder, al fine di costruire fiducia e generare valore".