Sottocarri, motori e stoviglie Ecco le aziende di successo

Da Italtractor ITM a Motori MInarelli al Gruppo Ilpa: così si è cresciuti affrontando le difficoltà

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Nell’arco del pomeriggio di presentazione di Top 500 – giunto all’undicesima edizione – sul Pnrr (Piano nazionale ripresa e resilienza) e sulle offerte per le aziende del territorio bolognese si è tenuta anche una tavola rotonda specifica dal titolo ‘La prospettiva delle imprese tra Pnrr e sfide geopolitiche’. Hanno partecipato, come relatori a questo focus, Maria Cecilia La Manna (foto a destra), chief executive officer Italtractor ITM Group, Riccardo Pianesani (qui a destra), amministratore delegato del Gruppo Ilpa e Vittorino Filippas (foto sotto), direttore generale Motori Minarelli. Tema centrale del focus: aziende che stavano, ognuna a suo modo, in difficoltà e che, invece, si sono riscattate diventando tra le migliori in assoluto. La prima a prendere la parole e a ‘varare’ dunque la tavola rotonda è stata Maria Cecilia La Manna: "Siamo un gruppo multinazionale che produce il sottocarro delle macchine per il movimento terra. Vendiamo, dunque, a coloro che producono tutte quelle macchine per il settore maniero, agricolo, delle costruzioni e anche a tutto il mercato del ricambio trattandosi di pezzi che si usurano velocemente. Il nostro gruppo, ad oggi, conta 1700 dipendenti e operiamo in tutti i continenti con anche svariati centri di sevizio e assistenza post vendita. Credo sia necessario avere sempre una buona conoscenza di tutto quello che succede nel mondo. Sono arrivata in questa azienda vent’anni fa e continua ad essere una esperienza fantastica. Nel 2009 facevamo 160 milioni, nel 2021 ne abbiamo fatti 390. Le challenge più grandi per noi tra Covid e conflitto russo-ucraino? In primis l’aumento del costo dell’acciaio in Cina ed Europa. Mediamente nel 2021, rispetto 2020, c’è stato un aumento di oltre il 30 per cento e abbiamo ribaltato al cliente il 10 per cento dell’aumento del prezzo, solo per l’acciaio. Secondo deal da risolvere sono i trasporti con alla base una super chain complessa: qui il tema non è solo l’aumento del costo, ma anche la disponibilità della materia. Per fortuna tre anni fa è stato avviato un processo di regionalizzaizone e fornitori alternativi. La fortuna l’abbiamo cercata puntando su una distribuzione produttiva su aree strategiche e con contratti che ci portano a ribaltare i costi e ad agire con trasparenza massima sui dati".

È seguita l’analisi di Vittorino Filippas, ad di Motori Minarelli: "Ricordo ancora il periodo in cui c’era Fantic Motor. Una vita fa, anni di un successo travolgente con un prodotto , il ‘caballero’, che era la vera icona dei giovani con motore di Motori Minarelli. Mancava attenzione al cliente e l’azienda. Nel 2014 la si passava malissimo fino a che cinque dipendenti, tra cui me, decisero di salvare l’azienda in quanto racchiudeva tutti i sogni del nostro passato. Per comprarla siamo andati da un gruppo di imprenditori veneti che aveva creato una sorta di fondo e loro divennero i nostri investitori di maggioranza. Questa è, dunque, una storia di rilancio. Il segreto del successo? Io sono un inguaribile ottimista e ci vuole entusiasmo e competenza. Le aziende vincenti sono quelle che tornano all’università per imparare". Da ultimo è intervenuto Riccardo Pianesani, ad del Gruppo Ilpa: "Siamo stati messi davanti ad un momento di transizione ecologica impensabile per noi. La nostra produzione di stoviglie di plastica era in crescita costante e non prevedevamo all’inversione di rotta del 2017. Ci sono stati segnali deboli prima del provvedimento europeo, incredibile, a cui non pensavamo e non avremmo mai pensato. Non credevamo che il legislatore potesse chiudere un mercato contando che il 50 per cento delle stoviglie monouso appartiene all’Italia. Alcuni colleghi non ce l’hanno fatta, il fatturato è precipitato. Siamo dovuti traghettare diversificandoci su beni durevoli e altri beni. Abbiamo mantenuto attivo il lavoro sul packaging alimentare che presidiamo ancora oggi. Ci siamo rinnovati in toto, poi, creando stoviglie da materiale di scarto. Ricicliamo 30mila tonnellate di rifiuti da cui creiamo prodotti: in pratica l’intera raccolta di bottiglie di plastica dell’Emilia Romagna". Tutti hanno sottolineato l’importanza di muoversi in anticipo su più fronti, come l’efficentamento energetico.

Zoe Pederzini